Lampade a risparmio energetico: i criteri per sceglierle

Lampade a risparmio energetico: i criteri per sceglierle
lampade

Le lampade a risparmio energetico hanno ormai quasi del tutto soppiantato le vecchie lampade a incandescenza, ma sono ancora tanti i dubbi che abbiamo sul loro conto. Ne conosciamo i vantaggi economici avendo ridotto mediamente i costi di illuminazione dell’80%.
Sappiamo anche che le lampade a risparmio energetico a parità di illuminazione consumano un quinto delle tradizionali lampadine a incandescenza, pertanto una lampada a risparmio energetico da 20 W è equivalente ad una a incandescenza da 100 W.

Ma la nostra conoscenza in fatto di lampade a risparmio energetico, spesso non va oltre questo, ecco perché in questo articolo cercherò di fare chiarezza su un oggetto ormai entrato a far parte della nostra quotidianità. In questo modo vi saranno chiari i criteri attraverso i quali scegliere le lampade a risparmio energetico più adatte alle vostre esigenze.

Cominciamo ad elencare le diverse tipologie di lampade a risparmio energetico. Quante ne conoscete? Ci sono quelle a forma di ampolla, oppure quelle a spirale, ci sono quelle trasparenti, bianche o colorate, ma a prescindere dalle forme e dai colori, esistono 2 tipi principali di lampade a risparmio energetico: quelle a luce calda (cioè con una temperatura di colore bassa) e quelle a luce fredda (cioè con una temperatura di colore alta). Come scegliere tra il primo e il secondo tipo? Dipende dal tipo di ambiente che dobbiamo illuminare.

La luce fredda ha una resa migliore in termini di luminosità, ma è poco adatta a creare atmosfera e alle volte può persino risultare fastidiosa. Pertanto se dobbiamo illuminare un piano di lavoro con la luce fredda otterremo un risultato molto simile alla luce diurna e quindi la scelta risulterà congeniale al nostro scopo, se invece dobbiamo illuminare una zona del soggiorno destinata al relax, alla famiglia e agli ospiti per ritrovarsi, conversare, dedicarsi al gioco, alla televisione, alla musica, i toni caldi sono da preferire.

Ad ogni modo le lampade a risparmio energetico non sono adatte a qualsiasi ambiente della casa, risultando congeniali solo in spazi illuminati almeno un paio d’ore al giorno. Quindi in locali dove si soggiorna molto poco, come la stanza da bagno o di transito come il corridoio le lampade alogene si prestano più e meglio delle lampade a risparmio energetico.

Tornando alle lampade a risparmio energetico vi consiglio di acquistare quelle da avvitare allo zoccolo in quanto i modelli tubolari sono più delicati e possono rompersi facilmente.

Un altro importante suggerimento è quello di non acquistare lampade a risparmio energetico made in Cina o modelli comunque troppo economici in quanto la loro durata e il loro rendimento risultano nettamente inferiori. Optate piuttosto per lampade a risparmio energetico Osram o Beghelli, che sono marchi considerati sicuri.

Ricordatevi, infine, che seppur prive di mercurio, le lampade a risparmio energetico sono considerate rifiuti tossici pertanto non è possibile smaltirle tra i rifiuti domestici, ma occorre rivolgersi ad appositi centri di riciclaggio o in alternativa rivolgersi a dei rivenditori che le ritirano gratis e provvedono al loro smaltimento.

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