Skimmia, coltivazione e cura

Skimmia
Skimmia

La Skimmia è una pianta arbustiva sempreverde di piccole dimensioni (circa 50-60 cm) appartenente alla famiglia delle Rutacee. Ne esistono due specie: la skimmia japonica e la skimmia reevesiana. La prima è originaria del Giappone e presenta una chioma costituita da foglie di forma ovale di colore verde scuro e da fiori che sbocciano alla fine dell’inverno, caratterizzati da un colore bianco-crema (all’apice dei fusti) con boccioli rossastri. La skimmia reevesiana invece è originaria della Cina ed è costituita da foglie coriacee di colore verde scuro mentre i fiori sono bianco crema. La fioritura inoltre è sempre seguita dalla comparsa di bacche che assumo un colore cremesi.

Per la coltivazione e la cura i principi sono gli stessi. Entrambe, infatti, vengono coltivate in vaso o in giardino per scopi ornamentali. La skimmia necessita di annaffiature regolari per tutto l’anno ma solo quando il terreno è completamente asciutto. A fine inverno sarebbe opportuno fornirle del concime granulare a lento rilascio per poi preferirne uno ricco di azoto e potassio in primavera. Dopo la fioritura occorre recidere i rami spezzati o troppo lunghi.

La skimmia teme l’attacco degli afidi (che possono essere contrastati con prodotti a base di piretro), il marciume radicale (causato dal ristagno idrico) e la clorosi ferrica (causata da una carenza di fertilizzanti specifici, per contrastarla è opportuno mescolare al terriccio superficiale un po’ di torba). La moltiplicazione invece avviene per semina (nel mese di settembre) o per talea (a fine luglio). Per coltivarla al meglio è anche opportuno utilizzare un terreno per piante acidofile ricco di materie organiche e collocarla in luoghi ombrosi o semiombrosi. Non teme invece il vento e le temperatura molto rigide (sopportando anche quelle inferiori a 10 gradi).

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