Ecografia biometrica in gravidanza, quando farla e cosa verifica

Ecografia biometria in gravidanza, quando farla e cosa verifica
Ecografia biometria in gravidanza, quando farla e cosa verifica

In gravidanza è necessaria anche l’ecografia biometria, ma, quando farla? L’ecografia biometria è la terza importante ecografia che deve essere eseguita in gravidanza, dopo quella di datazione e quella morfologica. Tutte le tre ecografie sono gratuite se eseguite nei periodi previsti in strutture pubbliche o private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Tutte le tre ecografie vengono eseguite con la donna sdraiata su di un lettino, con la pancia scoperta su cui viene spalmato un particolare gel per migliorare la diffusione degli ultrasuoni che permettono di osservare le immagini sullo schermo quando vengono riflesse.

La terza ecografia della gravidanza è proprio l’ecografia biometria, ma quando è meglio farla? L’ecografia biometria viene eseguita generalmente tra la 31esima e la 32esima settimana di gestazione. Questa ecografia permette al medico di verificare la crescita del feto, in particolare la circonferenza del cranio e dell’addome, la lunghezza di alcune ossa (come il femore e l’omero), ma anche di controllare la quantità di liquido amniotico presente e la posizione del feto rispetto al canale del parto (grazie a questa previsione il ginecologo stabilisce anche se si può optare per il parto naturale o per quello cesareo).

Grazie all’ecografia biometria in gravidanza il medico riesce anche a valutare se il feto si sta accrescendo bene, e cioè se rispetta alcuni parametri standard di accrescimento. Comunque, dopo l’ecografia biometria in gravidanza, può esserne necessaria una quarta, quando alla terza ecografia il bambino non si presenta ancora a testa in giù. Particolari condizioni di salute della mamma o del feto, poi, richiedono più ecografie durante tutti i nove mesi.

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