La maternità, cosa cambia nel cervello di una donna?

Mamma figlia
Mamma figlia

Siete già mamme? Allora vi sarà capitato di andare a casa di un’amica, magari anche senza figli, e iniziare a mettere in ordine piccole cose senza neanche rendervene conto. Oppure mentre prima lasciavate che le persone care risolvessero le loro questioni da sole, tipo un accompagnamento al treno, una commissione in farmacia, da quando siete mamme invece vi offrite per aiutare anche se siete piene di cose da fare. Se invece non siete mamme sappiate comunque che ‘la maternità ti rende più brillante’, questo è quanto afferma la scrittrice premio Pulitzer Katherine Ellison nel suo nuovo libro. L’essere mamma fa sviluppare nella donna delle potenzialità organizzative ed intellettuali molto più forti rispetto a quando non lo era ancora.

Molte donne prima di partorire e durante i primi periodi legati alla maternità provano un’inspiegabile paura di essere fuori posto, di perdere colpi, di non essere più efficienti come lo erano prima. Secondo Katherine Ellison, autrice del libro ‘Il cervello delle mamme. Come la maternità ti rende più brillante‘, non sarebbe affatto così. L’autrice infatti afferma che dopo il parto per delle reazioni ormonali la donna identifica, come primo punto di interesse della sua vita, suo figlio. La sensazione di sentirsi inappropriate al mondo esterno è normale, improvvisamente abbiamo la voglia e la necessità di occuparci di una cosa importante che abbiamo fatto e non sempre le persone che ci circondano stanno vivendo lo stesso momento emotivo, soprattutto se parliamo dell’ambito lavorativo.

Se osserviamo meglio questa nuova capacità che nasce in una neo mamma, il fatto che riusciamo chiaramente a focalizzare l’obiettivo più importante da raggiungere e di seguito stilare una classifica in ordine di priorità, non possiamo che considerare questa caratteristica un punto a nostro favore sia mentre esercitiamo la nostra ‘mammità‘, sia per quando ritorneremo a lavoro.

Una mamma deve destreggiarsi tra mille cose, nonostante negli ultimi anni anche i papà siano spesso di grande aiuto per l’organizzazione della casa e dei figli, in particolare per i primi sei mesi della vita di un neonato è la mamma che deve non solo pensare a lui ma anche far capire al papà cosa è utile fare o no, organizzare la baby sitter, il nido, le pulizie, il lavoro, le visite mediche e magari anche qualche svago.

Secondo l’autrice del libro, il merito di queste raddoppiate capacità è attribuibile ad un ormone: l’ossitocina.

Questa sostanza è una sorta di super vitamina per il corpo della donna che favorisce memoria e apprendimento e anche il legame tra madre e figlio e i rapporti sociali.

Se avete partorito, vi sarete accorte che dopo il parto vostro marito era steso mentre voi non vedevate l’ora di iniziare a fare le mamme. Non sono degli scansafatiche, semplicemente non producono ossitocina e non sono quindi altrettanto forti.

Dunque non temete mamme e future mamme l’importante è solo non perdere la fiducia in noi stesse, può capitare vista la quantità di volte che succede di dover risolvere tutto da sole, facciamoci forti del fatto che questo è un grande pregio che, se canalizzato anche in altri campi come quello lavorativo o nella nostra relazione amorosa, sarà principalmente segno di grande intelligenza.

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