Meningite fulminante nei bambini: sintomi, cause e contagio

batteri

La meningite fulminante nei bambini ha diversi sintomi e cause. Il contagio può avvenire in qualsiasi momento e, purtroppo, le conseguenze possono essere nefaste. Del resto, in questo periodo, si è parlato tantissimo di meningite e i genitori sono sempre più preoccupati, specie per i bimbi molto piccoli (i neonati in particolare). A spaventare di più è proprio la meningite cosiddetta “fulminante” quella, cioè, che può provocare la morte nel giro di poche ore. Ma, come avviene il contagio e quali sono i sintomi nei bambini?

Varie forme di meningite

Per prima cosa va chiarito cosa sia la meningite e cosa essa comporti. La meningite fulminante, infatti, è soltanto una forma particolare di questa patologia. Come suggerisce il termine stesso, la meningite è un’infiammazione delle meningi, le sottili membrane che avvolgono e proteggono il sistema nervoso centrale, costituito da cervello e midollo spinale. A determinare questa malattia è sempre un’infezione, che può essere di tipo virale, batterico o causata da funghi. Non a caso, le forme di meningite sono diverse e possono essere più o meno gravi. In assoluto, sono le forme batteriche quelle più pericolose. Sono proprio queste, infatti, che possono causare la morte in poche ore o danni permanenti (come la necrosi e le conseguenti amputazioni). I batteri responsabili della meningite fulminante sono essenzialmente tre: il meningococco (che porta al decesso nel 10-20% dei casi), il pneumococco (che può causare anche polmonite e altre infezioni delle vie aeree) e l’emofilo (per fortuna quasi completamente debellato).

I sintomi da cui riconoscerla

Le conseguenze della meningite fulminate possono essere devastanti. Ma, come individuarla? I sintomi della meningite fulminate sono: febbre alta, mal di testa, nausea, vomito, rigidità della parte posteriore del collo e convulsioni. Più il batterio che causa la meningite è aggressivo, più questi sintomi compaiono nel giro di poco tempo. Il bambino, dunque, andrebbe portato immediatamente in ospedale, una volta che i genitori li riscontrano. E’ chiaro che alcune di queste manifestazioni possono essere scambiate anche quali sintomi di una normale influenza o di un banale raffreddore. Il campanello d’allarme, però, è la febbre molto alta, unita al vomito ed – eventualmente – alle convulsioni. Soprattutto se si tratta di bambini appena nati o lattanti, recatevi immediatamente al pronto soccorso se doveste riscontrare questi sintomi congiuntamente.

Periodo di incubazione

Alcuni genitori si chiedono anche quanti giorni di incubazione abbia la meningite nei bambini. In realtà, questo periodo varia a seconda dell’agente che determina la malattia. Per la forma batterica, il periodo di incubazione va dai 2 ai 10 giorni. Per quella virale, invece, il tempo è più breve e va dai 3 ai 6 giorni. Il bambino che è venuto a contatto con un soggetto infetto, però, non è più considerato a rischio se sono trascorsi già 10 giorni dall’esposizione. Ma, come avviene il contagio?

Cause e contagio

Come anticipato, la meningite fulminante è causata prettamente da batteri. Raramente le infezioni da funghi e quelle virali determinano conseguenze altrettanto nefaste. Per quanto riguardo il contagio, poi, la meningite nei bambini si trasmette per via aerea, tramite le minuscole goccioline di saliva che si diffondono parlando e che provengono dalla gola o dal naso. L’infezione, però, si può trasmettere anche attraverso le feci. Si tratta di un’eventualità da non trascurare se si pensa al fatto che spesso i più piccoli non vengono abituati a lavarsi le mani dopo essere andati in bagno. In generale, quindi, la trasmissione avviene in modo alquanto banale e interessa soprattutto gli ambienti affollati, come le scuole e gli asili. Per evitare il contagio, dunque, bisogna attenersi ad alcune regole igieniche di prevenzione (come lavarsi spesso le mani ed evitare i luoghi particolarmente affollati) oppure ricorrere al vaccino (che può essere somministrato anche ai bambini).

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