Michelle Obama consiglia l’allattamento al seno

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La First Lady americana si sta esponendo in prima persona per combattere l’obesità infantile, vera e propria epidemia che sta affliggendo gli Stati Uniti, ma ultimamente Michelle Obama è andata oltre creando un programma, ‘Let’s move‘, capace di sostegni finanziari diretti alle madri e di rimozioni degli ostacoli, professionali e logistici, che impediscono o intralciano l’allattamento. Michelle Obama ha già affrontato in passato il tema dell’allattamento raccontando in pubblico la sua esperienza personale con la figlia Sasha, allattamento che pur rimanendo una scelta personale della donna, sostiene la First Lady, deve ottenere tutte gli aiuti e le attenzioni perchè tale scelta possa venire fatta in tranquillità.

Michelle Obama ha spiegato ‘Vogliamo concentrarci sui punti importanti nella vita di un bambino. Quello che stiamo imparando è che gli interventi precoci sono la chiave del problema. Dunque l’allattamento. I bambini che sono allattati più a lungo hanno una minore tendenza all’obesità.‘ e ancora ‘ Vogliamo andare nei negli asili, nei reparti consacrati ai bambini, e chiedere che tipo di merenda mangiano. Vogliamo avere queste conversazioni ad un primo livello.’

Le statistiche americane rivelano che le donne afro-americano tendenzialmente non allattano al seno, un dato che trova particolarmente sensibile Michelle Obama ‘ Poiché è importante prevenire l’obesità in una fase precoce, stiamo anche lavorando per promuovere l’allattamento al seno, specialmente tra la comunità nera, dove il 40% dei bambini non sono allattati, nemmeno nelle prime settimane di vita.’ Il programma ‘ Let’s move’ ha riscontrato una pratica, giudicata errata, frequente negli ospedali: dare immediatamente ai neonati latte in polvere, rendendo più difficile per la donna l’inizio dell’allattamento.

I cambiamenti non arrivano mai soli, infatti tra i tanti provvedimenti che riguardano la sanità pubblica americana diverse leggi offrono un supporto, finanziario e di consulenza, alle madri che scelgono l’allattamento naturale, inoltre è in esame un provvedimento che obbligherà i datori di lavoro a fornire alle madri lavoratrici un tempo di pausa ed un luogo adatto per allattare i bambini. Sembra infatti che la principale ragione che spinge una madre a rinunciare all’allattamento sia la mancanza di spazi adeguati, e di pause concordate, nei loro luoghi di lavoro.

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