Russamento notturno nei bambini: cause e rimedi

Russare nei bambini
Russare nei bambini

Quali sono le cause e i rimedi per il russamento notturno nei bambini? Si pensa che a russare possano essere solo gli adulti, specie quelli più avanti negli altri. In realtà, anche i bambini possono essere colpiti da questo fastidio, per cause varie, tra cui le apnee notturne. Proprio questa patologia, può predisporre i più piccoli al diabete e all’arterosclerosi. Per questo, gli otorinolaringoiatri consigliano ai genitori di tenere d’occhio i segnali indicatori di possibili problemi.

Il russamento notturno nei bambini si manifesta con le stesse caratteristiche di quello che colpisce gli adulti ma, a differenza di questi ultimi, al mattino, i bambini non sembrano stanchi e sonnolenti, ma agitati e irrequieti. Diventa, quindi, anche difficile per i genitori gestirli adeguatamente ed essi, molto spesso, non comprendono l’iperattività dei bambini. Più in generale, in età prescolare e scolare, il disturbo del respiro nel sonno ha un impatto negativo sul rendimento scolastico, sull’atteggiamento relazionale e sul comportamento del bambino.

Cause

La causa principale del russare nei bambini è l’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi, più frequente nei mesi invernali a causa delle continue infezioni delle vie respiratorie. Le adenoidi sono piccoli noduli di tessuto linfatico situati dietro al naso nel cavo rinofaringeo, mentre le tonsille possono ingrossarsi per diversi fattori (infezioni batteriche o virali, freddezza e inquinamento). L’ingrossamento delle tonsille o delle adenoidi blocca il passaggio dell’aria e porta il bambino a russare e dormire con la bocca aperta. Infine, a determinare il russamento nei bambini, possono essere le apnee del sonno, i cui sintomi sono simili a quelli che colpiscono gli adulti. In questo caso, poi, si distingue tra apnea ostruttiva (in cui le vie respiratorie si ostruiscono durante il sonno rallentando o interrompendo la respirazione e che può causare un forte russamento) e apnea centrale (in cui la zona del cervello che controlla la respirazione non invia i segnali corretti ai muscoli addetti alla respirazione e non provoca russamento).

Rimedi

Una volta riscontrati i sintomi del russamento notturno (che possono essere legati ad altre manifestazioni come incubi notturni e il fatto di fare la pipì a letto), essi vanno segnalati al pediatra affinché si possa intervenire con le cure più appropriate. Il secondo passo può essere quello di programmare una visita con lo specialista (otorino o broncopneumologo) per indagare le cause del disturbo. Per aiutare il bambino, comunque, può essere utile seguire dei piccoli accorgimenti: mantenere il giusto tasso di umidità degli ambienti, tenere il naso del bambino sempre pulito (anche con l’aiuto di soluzioni fisiologiche) e far eseguire al bimbo esercizi di respirazione. Per curare le adenoidi o le tonsille ingrossate, invece, è possibile anche ricorrere all’omeopatia (ribes nigrum o rosa canina).

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