Annullamento matrimonio: quando si può chiedere e come fare

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Avete deciso per l’annullamento del matrimonio? Non è sempre così semplice, bisognerà avere alcuni requisiti per poterlo chiedere e seguire un procedura ben precisa. Tra le ragioni di annullamento ci sono anche l’accusa di tentato omicidio da parte del coniuge ma anche molto altro, solitamente bisognerà fornire delle prove che dimostrino che il matrimonio non si sarebbe mai dovuto celebrare. Ecco di seguito tutto quello che riguarda l’annullamento del matrimonio quando si può chiedere e come farlo.

L’annullamento del matrimonio fa perdere l’efficacia ad un matrimonio invalido. Ecco quali sono i motivi che possono portare all’annullamento del matrimonio.

Quando chiedere l’annullamento del matrimonio

Impedimenti matrimoniali:
– Può contrarre matrimonio solo chi abbia raggiunto la maggior età (18 anni; è però possibile una deroga: può sposarsi chi abbia almeno 16 anni e abbia ottenuto l’autorizzazione del tribunale per i minorenni, che la concede solo dopo aver verificato la maturità psico-fisica del richiedente e la serietà dei motivi posti a base della richiesta. Il minore ultrasedicenne che autorizzato si sposa diventa minore emancipato
Interdizione giudiziale per infermità di mente (non impediscono invece il matrimonio né l’interdizione legale né l’inabilitazione)
– Non libertà di stato cioè non può sposarsi chi è vincolato da un matrimonio precedente, civile o concordatario, invece può contrarre matrimonio civile chi risulti sposato con matrimonio solo religioso
Lutto vedovile: è il divieto temporaneo di nuove nozze che colpisce solo le donne: la donna non può risposarsi dopo la fine del precedente matrimonio (per annullamento, divorzio, morte del coniuge) se non dopo che sono trascorsi 300 giorni dall’evento che ne ha determinato la fine. La ragione è evitare ogni dubbio sulla paternità dei figli da lei generati: infatti l’impedimento non scatta, o è dispensabile, quando si ha certezza che la donna non può generare figli dal precedente marito.
– Parenti: ascendenti e discendenti in linea retta (genitori e figli; nonni e nipoti); fratelli e sorelle; zii e nipoti (con possibilità di dispensa, mediante autorizzazione del tribunale); gli affini in linea retta (come suocero e nuora, suocera e genero); gli affini in linea collaterale di secondo grado (i cognati, con possibilità di dispensa);persone legate fra loro in base ad adozione.

Incapacità naturale di un coniuge:
– anche se il coniuge non è ufficialmente interdetto se risultasse incapace d’intendere e di volere per qualunque causa, anche transitoria, al momento della celebrazione il matrimonio si può annullare.

Presenza di un vizio della volontà:
– il timore di eccezionale gravità, derivante da cause esterne allo sposo: esso deriva da pressioni indirette dell’ambiente famigliare-sociale dello sposo;
– l’errore, che rileva solo quando riguarda l’identità della persona dell’altro coniuge o determinate qualità personali dell’altro coniuge, tassativamente indicate, sempre che l’errore risulti determinante del consenso.
– la violenza (la minaccia esercitata su uno sposo per indurlo al matrimonio);

La simulazione:
– quando, cioè, i coniugi abbiano concordemente deciso di contrarre matrimonio stabilendo però di non adempiere i doveri e di non esercitare i diritti da esso derivanti.

Come chiedere l’annullamento del matrimonio

Bisognerà innanzitutto rivolgersi ad un avvocato rotale, cioè specializzato in questo tipo di cause. Procedere poi con la dichiarazione di annullamento del matrimonio se ne sussistono le motivazioni.

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