Matrimoni gay, bomboniere a tema a Trieste

Matrimoni gay, arrivano le bomboniere dedicate a Trieste
Matrimoni gay, arrivano le bomboniere dedicate a Trieste

Nonostante il nuovo no della Corte Costituzionale al matrimonio gay, nella laicissima Trieste, in pieno centro storico il negozio Blu di Galleria Protti ha lanciato le bomboniere ‘omo‘.

Per cui dando un’occhiata all’oggettistica pregiata ritroviamo oltre alle classiche bomboniere da nozze, da battesimi, per comunioni o cresime, bomboniere spiritose per qualsivoglia circostanza (con i Flinstones, chioccioline, orsetti vestiti da pirati), ma da pochissimo sono spuntati anche gadget e statuette da torta assai originali.

Le originali bomboniere anziché rappresentare la classica coppietta con lei in bianco e lui in abito scuro rappresenta una coppia di lui, elegantissimi o di lei con lei, oppure la Statua della libertà, che però in questo caso non simboleggia l’indipendenza americana, ma la libertà personale di scegliere come compagno della vita chiunque si desideri a prescindere dal sesso.
L’idea è firmata Gabriella Donna e Desiree Cerne e fin dal suo esordio ha riscosso parecchi consensi sia perché si colloca sul mercato realmente come un’idea originale sia perché Trieste è una delle città italiane col maggior numero di divorzi e separazioni. E girando per le strade tante volte non si fa fatica a scoprire cosa si nasconde dietro i motivi della rottura…
Danilo Slokar, esponente leghista e marito di Gabriella Donna, ideatrice dell’iniziativa ha dichiarato: ‘Stiamo pensando a una vera e propria convenzione, che coinvolga gli avvocati e culmini in una festa finale perchè seppure in un momento difficile delle propria esistenza è indubbio che almeno una delle due parti sia felice della situazione che si è venuta a creare…‘. ‘Quanto alle bomboniere – continua Slokar – credo che questo sia il momento giusto. La logica della famiglia cosiddetta allargata è accettata comunemente e si ha difficoltà, ormai, a scandalizzarsi per qualsiasi cosa…‘.
Certo non saranno un paio di statuette a modificare la nostra cultura profondamente radicata attorno ad una concezione tradizionale della famiglia fatta di un uomo e una donna, ma Slokar guarda lontano e dice: ‘Ne ho parlato anche all’assessore Seganti e ci credo veramente. Penso a una Trieste novella Las Vegas, con i dovuti limiti. Una città, insomma dove venire appositamente per sposarsi. Le attrattive, obiettivamente, non ci mancano, e per questo credo sia una carta da giocare tutta, sul fronte del turismo‘.

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