Matrimonio all’estero: dove sposarsi, come organizzarlo e perché conviene

matrimonio
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State pensando di coronare il vostro sogno d’amore con il matrimonio? Desiderate un matrimonio originale e alla moda? Avete pensato di farlo all’estero? Anche se non è una soluzione adottata ancora da tantissime coppie, colpa forse della poca informazione, i motivi per celebrare un matrimonio all’estero potrebbero essere davvero tanti, a cominciare innanzitutto dal desiderio di una celebrazione sicuramente originale, fino alla questione economica che in molti casi è decisamente conveniente! Ma vediamo i dettagli!

Documenti e burocrazia per sposarsi all’estero

documenti
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Innanzitutto è opportuno sottolineare che il matrimonio in uno stato estero è possibile sia nel caso di due cittadini entrambi italiani che nel caso di un matrimonio misto. In entrambi i casi, secondo l’art. 16 del DPR 396/2000, il matrimonio può essere celebrato innanzi all’autorità locale diplomatica o consolare italiana competente, oppure innanzi all’autorità locale secondo le leggi del luogo.

Vero è, però, che in base all’articolo 115, comma 1, del codice civile, anche in caso di matrimonio contratto in un altro Stato da parte di un cittadino italiano, è necessario che sussistano le condizioni necessarie per contrarre matrimonio, stabilite dagli artt. 84 e segg. cod. civ., riguardanti i vincoli sull’età, l’assenza di un vincolo matrimoniale preesistente, la sanità mentale, l’assenza di vincoli parentali tra gli sposi e altri impedimenti che renderebbero il matrimonio invalido con conseguente sanzione pecuniaria.

Anche nel caso di matrimonio all’estero, il cittadino italiano deve provvedere alle pubblicazioni e alla successiva trascrizione dell’atto nei registri dello stato civile italiano, anche se la mancanza di tali adempimenti non pregiudica la validità del matrimonio. L’importanza, infatti, risiede nel fatto che può diventare indispensabile nel momento in cui il Paese prescelto richieda preliminarmente un’attestazione della mancanza di impedimenti al matrimonio. Per le pubblicazioni basterà seguire, quindi, queste regole:

– se gli sposi sono entrambi residenti in Italia dovranno rivolgersi esclusivamente all’ufficiale di stato civile;
– se uno degli sposi (italiano o straniero) ha la residenza in Italia, mentre l’altro (cittadino italiano) ha la residenza all’estero, la pubblicazione di matrimonio saranno chieste al comune di residenza in Italia oppure al consolato italiano competente all’estero;
– se uno degli sposi (cittadino italiano o straniero) ha la residenza in Italia, mentre l’altro (straniero) ha la residenza all’estero, le pubblicazioni vanno chieste solo al Comune italiano di residenza dello sposo italiano.
– se gli sposi sono entrambi residenti all’estero, le pubblicazioni devono essere chieste solo all’autorità consolare italiana competente.

Trascrizione in Italia dell’atto del matrimonio celebrato all’estero

Con riguardo invece alla trascrizione in Italia dell’atto di matrimonio celebrato all’estero, a cura degli interessati, è opportuno ricordare che, anche se la maggioranza delle coppie di oggi sceglie il matrimonio civile, tale atto diventa necessario per l’efficacia del matrimonio solo nel caso di matrimonio cattolico, sempre contratto all’estero da cittadino italiano in uno Stato che ad esso non ricolleghi effetti civili, per realizzare il matrimonio canonico-concordatario.

Resta comunque inteso che gli sposi dovranno in ogni caso informarsi su eventuali altri documenti necessari richiesti dallo Stato nel quale intendono contrarre matrimonio. Nell’ambito dei Paesi che hanno aderito alla convenzione di Monaco (ovvero Austria, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Italia e Portogallo), però, sono state fissate le regole per il rilascio di un certificato di capacità matrimoniale. In tal caso, quindi, il cittadino richiederà questo certificato, valido sei mesi, all’ufficiale di stato civile, che lo rilascerà previa verifica della documentazione acquisita o prodotta.

Consigli e documenti necessari per sposarsi all’estero

passaporto
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Volendo, ora, stilare un veloce promemoria delle cose da fare, innanzitutto sarà bene recarsi presso agenzie abilitate al servizio di organizzazione di matrimonio civile all’estero, facilmente rintracciabili tramite Internet o le pagine gialle, che provvederà a vari preventivi ed offerte in base al proprio target finanziario e di destinazione, considerando anche le date disponibili.

Secondo, preparare i documentiper il matrimonio all’estero: certificato di residenza, certificato di nascita, copia delle pubblicazioni di matrimonio in Italia, eventuale copia del certificato di divorzio se già stati sposati, eventuale copia del certificato di morte del coniuge precedente se vedovi, copia delle prime 6 pagine libere del passaporto inclusa copia pagina con foto e numero di passaporto.

Importante sarà anche comunicare almeno tre mesi prima la data del matrimonio, facendo in modo che tutti i documenti arrivino in loco almeno otto settimane prima dell’arrivo, tradotti interamente in lingua originale.

Terzo: importante è che gli sposi arrivino in loco almeno tre giorni prima della data fissata, ricordando che, se si preferisce la divisione di beni ma nel Paese scelto non esiste, bisognerà recarsi da un legale in Italia.

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