Sposarsi in Comune, l’Ufficiale di Stato può essere un amico

ufficiale di stato

Avete scelto di celebrare il vostro matrimonio in Comune? Dunque sappiate che potreste scegliere di farvi sposare da un vostro amico. Mi spiego meglio, per il rito civile è prevista la fondamentale presenza dell’Ufficiale di Stato che dovrebbe essere il Sindaco della città ma che, per ragioni ovvie di organizzazione, non lo è quasi mai e viene mandato un suo delegato diretto. La legge prevede però che i due sposi possano scegliere un altro rappresentante, basta solo seguire alcune regole dettate dal codice civile. Non può essere un nonno, un genitore, un figlio o un parente in generale, quindi ecco il posto perfetto per la migliore amica.

La scelta di avere un amico o un’amica a celebrare il matrimonio è molto carina e può riservare anche delle simpatiche sorprese. Oltretutto vi risparmiereste anche di pagare il gettone di presenza per il Sindaco o Ufficiale di Stato che sia, che di solito si aggira tra i 50 e i 100 euro a seconda del Comune.

C’è una vecchia regola del 1939 che dice: ‘…il titolare della funzione può delegare le proprie competenze a uno o più consiglieri o ad altra persona che abbia i requisiti per la nomina a consigliere comunale’.

Quali sono questi requisiti? Li specifica il DPR n. 396 del 3 novembre 2000 all’articolo 1, comma 3 che recita questo: ‘Le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della Circoscrizione ovvero a un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale (quindi qualsiasi cittadino eleggibile, n.d.a.)’.

Detto questo sarà solo necessario comunicare le generalità della persona che avrete scelto come rappresentate dell’Ufficiale di Stato e in seguito questa persona dovrà recarsi in Comune per la firma di alcuni documenti relativi al vostro matrimonio.

Cosa dovrà fare l’amico prescelto? Come l’Uffciale dovrà celebrare il matrimonio e leggere gli articoli che riguardano il matrimonio civile, in particolare:

Art. 143 c.c.: Diritti e doveri reciproci dei coniugi

‘Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri (Cost. artt. 29, 30). Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia’.

Art. 144 c.c.: Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia

‘I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato’.

Art. 147 c.c.: Doveri verso i figli

‘Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli’.

La celebrazione si chiuderà con la tipica domanda ‘Vuoi tu …’ seguita da un discorso che il vostro amico-sindaco scriverà appositamente per l’occasione.

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