Dieta mima digiuno di Valter Longo: come farla

dieta zuppa

La dieta mima di Valter Longo è tra le più famose del momento. Ma, come farla? Questa dieta è stata resa nota con il libro “La dieta della Longevità”, uscito il 15 settembre 2016. Si tratta di una dieta diversa dal solito, perchè non mira a far perdere peso, ma a favorire il naturale processo di rigenerazione cellulare. Va premesso, però, che è un regime che dovrebbe essere seguito solo sotto stretto controllo medico. Per questo si consiglia di consultare uno specialista prima di iniziarla. Tale raccomandazione vale, a maggior ragione, se non si ha uno stato di salute fisica ottimale.

Cos’è

La dieta del dott. Longo si fonda su una serie di assiomi che ne costituiscono i pilastri. Il primo suggerimento è quello di limitare le proteine perchè, secondo lo studioso, chi consuma oltre il 20% delle sue calorie sotto forma di proteine ha il 75% di rischio di mortalità in più. Dato che si tratta di una dieta della longevità, questa raccomandazione non può che essere fondante. Il secondo assioma riguarda, invece, il digiuno. Longo e la sua équipe, infatti, hanno dimostrato che fare digiuno aiuta a ringiovanire gli organi. Ciò provocherebbe anche un formidabile reset del sistema immunitario, che si traduce pure nel minor rischio di sviluppare patologie importanti, come il diabete. Il terzo assioma prevede la riduzione degli zuccheri. Limitando l’apporto di glucosio, infatti, l’organismo è costretto a generare risorse energetiche alternative, stimolando la rigenerazione cellulare.

Cosa si può mangiare

Cosa mangiare, quindi? La dieta mima prevede essenzialmente il consumo di zuppe, verdure, liquidi privi di zuccheri, frutta secca, carboidrati semplici e grassi naturali. La dieta, quindi, non consiste in un vero e proprio digiuno, ma in una riduzione dei pasti per 5 giorni, fase da ripetere ogni 3 o 6 mesi. Un piano standard, poi, sostanzialmente, non esiste. Si tratta, infatti, di un piano strettamente personale, che viene studiato in base alle caratteristiche del paziante. Trascorsi i 5 giorni di dieta, il paziente può tornare al suo regime abituale, conservando comunque tutti i benefici avuti seguendo con la “dieta della longevità”. Tra questi anche la prevenzione dei tumori; il processo di ringiovanimento cellulare, infatti, comporta anche questo effetto.

Quali alimenti evitare

Come anticipato, gli alimenti da limitare nella dieta per la longevità sono essenzialmente le proteine e gli zuccheri. Si sottolinea, però, la parola “limitare”, in quanto il dott. Longo non consiglia una completa eliminazione di questi ingredienti, ma solo una loro riduzione. Il regime personalizzato, poi, raccomanda – più nello specifico – quali altri alimenti limitare.

Esempi

La dieta del dott. Longo suddivide in questo modo i nutrienti: proteine (11-14%), carboidrati (42-43%), grassi (46%). Si tratta di un’indicazione generale, che poi il medico deve personalizzare secondo le indicazioni di Longo. Come anticipato, infatti, il fai da te è sconsigliato. A scopo esemplificativo, però, si può dare un esempio di menù da seguire per uno dei cinque giorni. Lo schema prevede:

colazione: una tazza di tè e 50 grammi di cereali anche sotto forma di barretta;
pranzo: 100 grammi di pesce accompagnati da insalata verde condita con olio e limone oppure, in alternativa, verdure cotte a piacere;
cena: minestrone di verdure, qualche oliva e un pacchetto di crackers di cavolo nero.

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