Dieta Planck, funziona ma solo con il giusto mantenimento

Dieta Plank
Dieta Planck

La dieta Planck promette di far perdere fino 9 kg in due settimane: ma funziona? In molte l’hanno provata e giurano di si ma forse la vera domanda da porsi è: quanto durano i risultati? Per questo tipo di regime alimentare è infatti fondamentale il mantenimento. Vediamo come funziona la dieta Planck e come fare per evitare di riprendere tutti i kg persi alla prima abbuffata vanificando sforzi e sacrifici.

La dieta Planck si basa su un regime alimentare ad alto contenuto proteico: per questo motivo è adatta anche a chi fa sport ma non può essere seguita per più di due settimane. Il principio base di questo regime ipocalorico e proteico è quello di dare una scossa al metabolismo, accelerandone i ritmi.

Dieta Planck: cosa si può mangiare e cosa è assolutamente vietato

La domenica sera si può mangiare quello che si vuole. Assolutamente vietati alcol e bibite gassate: si beve solo acqua naturale. I condimenti sono ridotti al minimo mentre lo zucchero è bandito. Il menù prevede quasi tutti i giorni una bistecca, il pollo o dell’affettato. La carne può essere sostituita in alcuni pasti da due uova sode. I carboidrati sono ridotti al minimo. La frutta è prevista solo una volta a settimana.

Dieta Planck: pro e contro

La dieta Planck si basa su alimenti che si possono trovare senza grossi problemi ovunque e quindi è adatta anche a chi vive all’estero o a chi è abituato a pranzare in ufficio. Il suo primo grande vantaggio è la durata ridotta: gli sforzi sono concentrati in un periodo massimo di 15 giorni e questo permette ad esempio anche a chi soffre di diabete alto o colesterolo di seguire senza problemi il regime altamente proteico. Sicuramente lo svantaggio maggiore della dieta Planck è che è altamente squilibrata: si consumano praticamente quasi solo proteine mentre i carboidrati e le fibre sono quasi assenti. Per questo molti dietologi e nutrizionisti la sconsigliano. Se decidete comunque di seguirla partite da una considerazione importante: passate le due settimane di dieta non si deve pensare di poter mangiare senza controllo: il mantenimento è fondamentale.

Dieta Planck: il regime di mantenimento

La dieta Planck è una dieta d’urto, spesso proposta come rimedio last minute per la prova costume. Se però non ci si attiene ad un regime alimentare controllato dopo le due settimane si rischia di riprendere velocemente i kg persi. Occorre seguire una dieta, sicuramente meno restrittiva, di risveglio metabolico per almeno due mesi.

In conclusione la dieta Planck rappresenta una soluzione estrema per situazioni particolari in cui si deve necessariamente perdere peso in poco tempo, ad esempio in vista del matrimonio. Si tratta evidentemente di un regime poco equilibrato: è chiaro anche dal fatto che non sono indicati pesi o quantità ma solo gli alimenti in maniera generica. Se decidete di seguirla la cosa migliore sarebbe quella di chiedere consiglio al proprio nutrizionista: alcuni medici la adattano integrandola con alcuni alimenti. Magari la perdita dei kg sarà più lenta ma anche più duratura!

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