Mangiare la Nutella fa ingrassare: una mamma americana contro gli spot Ferrero

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Mangiare la Nutella fa ingrassare, contribuisce all’obesità imperante tra i bambini di oggi e soprattutto creerebbe una pubblicità ingannevole, tanto che una mamma americana si è schierata contro gli spot Ferrero in una battaglia che si preannuncia gustosa. Certamente adolescenti e bambini americano oggi soffrono le conseguenze di un’alimentazione errata, fatta di junk food, bibite e prodotti industriali pronti da scaldare in pochi minuti. Se la pubblicità tende a creare modelli errati dal punto di vista nutrizionale, ma accattivanti per quanto riguarda l’appeal delle immagini, ora è una mamma americana a scendere in campo. Vincerà contro il gigante Ferrero?

‘La Nutella contiene troppi grassi saturi e zuccheri trattati, due ingredienti che contribuiscono significativamente all’allarmante aumento dell’obesità infantile in America e che possono produrre problemi di salute per tutta la vita‘: così ha esordito Athena Honenberg, mamma americana di un bambino di quattro anni.

La donna, californiana, ha denunciato la Ferrero, produttrice della crema a base di cioccolato e nocciole celebre in tutto il mondo. Motivo della denuncia? Secondo la donna la ditta Ferrero creerebbe ‘pubblicità ingannevole e concorrenza sleale presentando intere famiglie felici e bimbi sani che fanno colazione a base di Nutella’.

Al momento la denuncia è stata presentata presso la Corte Federale di San Diego. La risposta da parte dell’azienda ovviamente è già stata pronunciata.

‘Un caso già smontato più volte in passato. Il Giury della pubblicità italiano, all’inizio del 2007, si è già pronunciato in un caso analogo a favore della nostra società, che nell’occasione si è avvalsa delle relazioni di esperti nutrizionisti e pediatri secondo cui una prima colazione a base di una fetta di pane e Nutella, di un bicchiere di latte e di frutta risulta essere bilanciata per iniziare la giornata’ ha replicato Ferrero.

Certamente, come fatto presente da molti nutrizionisti, il problema alla base riguarda le quantità. E’ vero che bisognerebbe non abusare di un prodotto e consumarne nelle giuste quantità.

Sebbene spesso demonizzato, il cioccolato è un alimento energetico, che a piccole dosi può contribuire al benessere dell’organismo, nonché del buon umore. Secondo i nutrizionisti la dose di consumo giornaliero per un bambino di 4 anni come il figlio della signora americana dovrebbe essere meno di un cucchiaio.
Conoscete qualcuno che riesce a risolvere la tentazione della Nutella al prezzo di un cucchiaino?

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