Massaggio cardiaco: come si esegue

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Come si esegue il massaggio cardiaco? Il massaggio cardiaco può rappresentare un’occasione di salvezza in situazioni di emergenza. Grazie a questo intervento, infatti, si agisce tempestivamente e si possono evitare conseguenze anche fatali alla persona a cui viene praticato. Si tratta, dunque, di un’operazione di pronto soccorso, utile quando si deve intervenire in maniera immediata, anche prima e in attesa dei soccorsi del personale medico. Tutti noi dovremmo avere coscienza di queste operazioni di primo intervento perché potrebbero salvare la vita alle persone che ci circondano. Proprio per questo, in molte città, sono stati organizzati diversi corsi finalizzati proprio a diffondere le conoscenze di pronto soccorso. Molti di questi corsi sono gratuiti e di sicuro possono aiutare, con esempi patici, a capire come effettuare il massaggio cardiaco, ma anche altre forme di primo soccorso, come le manovre di espulsione degli oggetti inavvertitamente ingeriti dai bambini che provocano soffocamento. Di seguito si riassumono brevemente le varie fasi in cui si articola il massaggio cardiaco e le principali linee guida per praticarlo.

La valutazione dello stato di coscienza

Il massaggio cardiaco va praticato quando il soggetto non mostra segni di respirazione e non è cosciente, quindi è vittima di un arresto cardiaco. Per prima cosa, quindi, si consiglia di rivolgere delle domande, proprio per capire se il soggetto è più o meno cosciente. Per praticare il massaggio, poi, assicuratevi che la persona sia sdraiata su una base solida (anche sul pavimento) e lontana da oggetti pericolosi.

L’apertura delle vie respiratorie

Con il soggetto steso, procedete sollevandogli il mento. Per farlo, dovrete appoggiare la vostra mano sinistra sulla fronte e l’indice e il medio della mano destra sotto il mento del soggetto incosciente. Facendo leva su tutte e due le mani in modo delicato, potete agevolmente estendere la testa del soggetto all’indietro.

Il controllo della respirazione

A questo punto, procedete con il controllo della respirazione, quindi verificate che il soggetto non faccia movimenti respiratori con il torace e posizionate l’orecchio sopra la bocca per verificare ulteriormente l’assenza di attività respiratoria. Tutta questa fase deve durare per un massimo di 10 secondi.

Il massaggio cardiaco

Come effettuare il vero e proprio massaggio cardiaco? Terminate le fasi precedenti, effettuatelo appoggiando il palmo di una mano al centro del torace (nella zona dello sterno) e il palmo dell’altra mano sopra la prima mano incrociando le dita. Prima, però, slacciate i vestiti, se sono particolarmente ingombranti. Durante le compressioni, invece, le braccia vanno tenute dritte e perpendicolari al torace. Per un massaggio efficace si dovrebbero effettuare 30 compressioni, circa 2 ogni secondo; si tratta quindi di un’operazione da svolgere abbastanza velocemente. Le mani non andrebbero mai staccate dal torace (per non perdere la posizione giusta) e bisognerebbe cercare di comprimere il torace di circa 4 o 5 centimetri.

Le ventilazioni

L’ultima fase del massaggio cardiaco comprende quella definita comunemente della “respirazione bocca a bocca”. La bocca va posizionata su quella del soggetto incosciente e bisogna soffiare aria all’interno dei suoi polmoni. Tra una ventilazione e l’altra bisogna inspirare aria pulita, per poi soffiare con decisione. Particolare cautele devono aversi in caso di massaggio cardiaco pediatrico.

Se siete interessati al pronto soccorso leggete anche come fare la manovra anti-soffocamento ai bambini.

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