Meningite: come prevenire il contagio

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Recentemente si è tornato a parlare di meningite, di come prevenire il contagio, dei rischi e dell’utilità del vaccino. Facciamo chiarezza: la meningite è dovuta all’infezione delle meningi e i primi sintomi sono febbre alta, mal di testa, vomito e rigidità alla luca. Sintomi, dunque, che possono essere scambiati facilmente per quelli dell’influenza, e che invece è importante individuare subito per intervenire in modo tempestivo.
E’ importante sapere che esistono due tipi di meningite: quella virale e quella batterica. La prima è meno grave e più semplice da curare, mentre la seconda è molto più seria e pericolosa. Sono tante, in Italia, le persone che hanno deciso, nell’ultimo anno, di vaccinarsi. In tanti si chiedono, invece, quali siano le regole generali per prevenire il contagio.

Prevenire con il vaccino
Il vaccino non assicura una protezione totale, ma assicura una protezione alta e in caso di contagio si va incontro a minori pericoli. La regione Toscana, che è quella in cui è stato riscontrato un maggior numero di casi di meningite, ha avviato già da Aprile 2015 una campagna di vaccinazioni straordinarie gratuite e da allora sono state vaccinate circa 800 mila persone. Anche altre regioni, come la Lombardia, in cui sono raddoppiate le richieste di profilassi, stanno proponendo delle facilitazioni per il vaccino.

Il contagio della meningite avviene con lo scambio di secrezioni respiratorie, per cui può avvenire se un soggetto malato tossisce o starnutisce, oppure se il soggetto sano, che viene a contatto con le secrezioni respiratorie infettive porta le mani alla bocca o al naso. E’ importante, però, sottolineare che la meningite, fortunatamente, non si diffonde con la stessa facilità con cui può diffondersi un’influenza, per cui non è necessario allarmarsi eccessivamente, ma è sempre meglio, ad esempio, curarsi di seguire le più classiche norme igieniche.

Come prevenire il contagio
Lavare spesso le mani è la prima regola da seguire, ma anche evitare di condividere cibi, di utilizzare posate non proprie o teli e asciugamano utilizzate anche da altri. Altra regola importante è quella di evitare luoghi troppo affollati. La meningite colpisce, infatti, spesso, i giovani e in particolare gli adolescenti, proprio a causa del loro stile di vita e all’abitudine di frequentare luoghi pieni di gente.

Importante, poi, evitare i contatti con le persone già malate di meningite, o consultare il medico per adottare la giusta profilassi in caso di contatti o di possibile contagio in casa da parte di familiari e conviventi. Anche la tosse o i baci possono essere causa di contagio, ma è bene sapere che il meningococco è in grado di sopravvivere solo pochi minuti al di fuori dell’organismo, pertanto non può essere paragonato al rischio di contagio di un raffreddore o un’influenza, estremamente più semplici da trasmettere.
Oltre al contatto diretto con persone ammalate, la meningite può essere contagiata anche dai cosiddetti portatori sani, e ha un periodo di incubazione può durare anche una settimana.

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