Peeling chimico: cos’è e a cosa serve

peeling

Cos’è e a cosa serve il peeling chimico? Si sente spesso parlare di questi trattamenti per la pelle, ma non tutti sanno come vengono effettuati e quando sono consigliati. Si tratta di un trattamento che viene effettuato dal dermatologo per esfoliare lo strato più superficiale della pelle. In altre parole, attraverso il peeling dermatologico, viene accellerato il processo di rinnovamento cellulare. La pelle, infatti, è in continua evoluzione; basti pensare che ogni giorno vengono eliminati circa 3-4 grammi di cellule morte, le cellule superficiali che vengono sostituite poi con le nuove. In alcuni casi il dermatologo può consigliare di fare un trattamento che favorisca questa esfoliazione. Ma, come e quando viene effettuato questo trattamento?

Cos’è

Il peeling chimico (dal verbo inglese to peel, pelare) è un trattamento che serve ad accelerare il naturale rinnovamento cellulare dell’epidermide. Per effettuarlo il dermatologo applica un agente chimico sulla pelle, che ne stimola l’esfoliazione e la rigenerazione. Si tratta, proprio per la peculiare finalità che ha, però, di un trattamento che non può essere effettuato durante la primavera inoltrata e l’estate. Il sole, infatti, potrebbe danneggiare gli starti dell’epidermide “scoperti” attraverso l’esfoliazione chimica. Gli agenti chimici da applicare (acido glicolico, acido salicilico o acido tricloroacetico) vengono scelti dal dermatologo in base al tipo di pelle e al problema da trattare. L’agente viene steso sull’epidermide mediante l’utilizzo di un pennello o di un coton fioc. La durata del trattamento è variabile e dipende dal prodotto utilizzato e dal tipo di problema del paziente. In genere, comunque, si tratta di pochi minuti. Solitamente, l’intero ciclo di trattamento prevede 3-4 sedute a intervalli di circa 20 giorni.

A cosa serve

A cosa serve e quando è consigliato il peeling chimico? Questo trattamento è perfetto per chi desidera attenuare le irregolarità della superficie cutanea, quindi le rughe, le cicatrici dell’acne e le macchie cutanee. Viene consigliato, però, anche a tutti coloro che vogliono semplicemente dare levigatezza e luminosità alla pelle. Dopo aver effettuato questo genere di trattamenti, infatti, le piccole rughe appaiono attenuate e le macchie della pelle si riducono. Anche le cicatrici dell’acne meno importanti possono trovare giovamento da questo tipo di trattamento estetico. Per quanto riguarda le controindicazioni, non ci sono particolari effetti collaterali. In alcuni casi, dopo o durante il trattamento, è possibile avvertire una sensazione di bruciore, un lieve arrossamento e una sorta di desquamazione superficiale. Esistono, comunque, anche dei peeling meno aggressivi che non danno questi effetti collaterali e quindi sono meno invasivi. Sarà il dermatologo a scegliere la soluzione più adatta a ciascun caso.

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