Peperoncino: gli effetti collaterali per la salute

peperoncino

Quali sono gli effetti collaterali del peperoncino per la salute? Il peperoncino è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee a cui vengono riconosciute tantissime proprietà benefiche. In alcuni paesi, infatti, si ritiene che il peperoncino piccante faccia bene alla salute, anche se consumato in grandi quantità. Così avviene nel Sud Italia e in Sud-Est Asiatico dove, appunto, il peperoncino viene utilizzato per insaporire tantissime pietanze. Non manca però anche chi ritiene che, se consumato moderatamente il peperoncino faccia bene alla salute, ma che se assunto in grande quantità, abbia effetti collaterali e deleteri. Ma, quali sono i benefici e le controindicazioni del peperoncino per la salute?

Benefici

Si ritiene che il peperoncino abbia proprietà antiossidanti, dovute principalmente al suo elevato contenuto di vitamine antiossidanti: vitamina A, vitamina E e vitamina C. Per questo sarebbe utile per combattere l’invecchiamento precoce e le malattie ad esso connesse. Inoltre il peperoncino ha proprietà digestive perché la capsaicina in esso contenuta favorisce la secrezione del muco e dei succhi gastrici. Secondo tanti, poi, il peperoncino ha anche proprietà afrodisiache perchè favorisce la vasodilatazione dei corpi cavernosi dell’organo genitale maschile. A fronte di questi effetti benefici, però, si segnalano anche alcune controindicazioni.

Effetti collaterali

Anzitutto, la capsaicina presente nel peperoncino ha proprietà irritanti, quindi, bisogna evitare il contatto con gli occhi o con le ferite. Inoltre, è sconsigliato il consumo di peperoncino alle persone che soffrono di particolari patologie (ulcera, emorroidi, sindrome del colon irritabile, epatite e cistite), alle donne in gravidanza e ai bambini (che hanno un apparato digerente più delicato). Secondo alcuni studi, poi, l’assunzione di peperoncino in quantità elevate predisporrebbe ad un maggior rischio di contrarre tumori alla bocca, alla laringe e all’esofago. Si tratta, però, di studi che ancora non sono stati confermati del tutto e, anzi, sono stati anche smentiti da altre ricerche condotte in materia. In definitiva, il consiglio che si può dare in questi casi, in assenza di dati univoci in materia, è quello di assumere il peperoncino con moderazione evitandolo in caso di patologie particolari e in gravidanza e allattamento. Per qualsiasi dubbio o consiglio, comunque, è sempre meglio chiedere al medico, che suggerisce se sia il caso o meno di introdurre il peperoncino nella dieta.

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Foto tratta da Pixabay

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