Pillole per dimagrire a base di droga: scoperte dai Nas in Lazio

pillole dimagranti
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Un’inchiesta che ha coinvolto le città di Roma, Latina e Brescia ha portato allo scoperto un giro di pillole dimagranti a base di droga, nello specifo anfetamina: pasticche per dimagrire dagli effetti sconvolgenti per il fisico, che hanno causato svenimenti, ansia, nervosismo fino a problematiche legate alle ghiandole endrocrine. I Nas hanno immediatamente fatto scattare una serie di azioni di sequestro, bloccando l’organizzazione creata da un endocrinologo e tre farmacisti, che vendevano i farmaci tramite ricette inviate per telefono o fax. I clienti talvolta non si relazionavano nemmeno con il medico, limitandosi a uno scambio di ricette inviate per fax tramite le segretarie.

‘Le farmacie coinvolte, dopo aver ricevuto le prescrizioni che sapevano illecite perché loro recapitate non dai pazienti, ma dalle segretarie degli studi medici, producevano le confezioni galeniche stupefacenti anoressizzanti provvedendo anche a spedirle in contrassegno direttamente al domicilio dei pazienti, committenti nell’intero territorio nazionale, a mezzo corriere o servizio postale. Ricevuto il plico, i pazienti pagavano sia il costo delle compresse alla farmacia, sia l’onorario, che il medico pretendeva comunque, anche se spesso non aveva materialmente eseguito alcuna visita’.

Il medico prescriveva pillole dimagranti dagli effetti pericolosi compilando false ricette mediche e senza effettuare le opportune visite mediche necessarie a un paziente durante il lungo corso di un periodo di dieta. Le ricette venivano effettuate tramite telefono o fax, mentre il paziente si rapportava con le segretarie ben più di frequente rispetto ai medici dalle salatissime parcelle.

L’inchiesta è partita qualche giorno fa e ha coinvolto le province di Roma, Latina e Brescia portando allo scoperto un pericoloso quanto allarmante giro di pillole dimagranti contenenti droghe.

I farmaci erano anoressizanti contenenti principi attivi come Fendimetrazina, Clorazepato e Fenilpropanolamina, considerati al pari delle anfetamine. Purtroppo accelerare il metabolismo tramite questo tipo di farmaci può portare gravi danni considerabili in particolare in un lungo periodo: si sono registrati casi di ingrossamento al fegato, svenimenti, squilibri ormonali, alterazioni nello stato sonno-veglia, ansia, nervosismo e in special modo alterazioni nel corretto funzionamento della tiroide, che viene coinvolta e sollecitata in maniera anomala portando al brusco apparire di disfunzioni con conseguenze talvolta permanenti.

I Nas hanno scoperto l’organizzazione, composta da un endocrinologo e tre farmacisti, e fatto scattare quattro ordinanze per l’applicazione di misure interdittive dall’esercizio della professione, seguite da due decreti di sequestro preventivo e nove decreti di perquisizione locale e personale a carico degli indagati.

Si pensa che il traffico delle pillole anoressizzanti nell’arco di 6 mesi di tempo abbia generato proventi illeciti per un valore di 800mila euro: il dottore, le quattro segretarie e un probabile prestanome sono stati perquisiti, mentre i laboratori galenici delle farmacie dove venivano confezionate le pillole sono stati sequestrati.

Dalle indagini è stato accertato che le pillole dimagranti fossero destinate anche a personaggi famosi del mondo dello spettacolo.
Rimane ad aleggiare un dubbio: esisteranno altri studi del genere in Italia, disposti a vendere la promessa di tornare in forma al prezzo di ben più gravi patologie?

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