Tubercolosi: sintomi, contagio e cura

Streptomyces Bacteria
Streptomyces Bacteria

I sintomi della tubercolosi sono diversi, ma come si cura e come avviene il contagio? La tubercolosi (o tisi) è una malattia causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis che colpisce principalmente i polmoni, sebbene possa interessare anche altri organi. In passato questa patologia è stata causa di vere e proprie decimazioni tra le popolazioni, per poi andare regredendo progressivamente negli anni. Oggi, però, si assiste a una sua nuova diffusione soprattutto tra i carcerati ed i malati di HIV. Quali sono i sintomi in questi casi?

Sintomi

Tra i sintomi della tubercolosi: ingrossamento dei linfonodi, tosse, febbre, perdita di peso, stanchezza, inappetenza e sudorazione durante la notte. Infine, se la malattia progredisce e si formano delle cavità nei polmoni, si può avere produzione di saliva e muco che potrebbe contenere anche tracce di sangue. Per alcuni suoi sintomi la tubercolosi può essere scambiata anche per polmonite, ma le due patologie vanno tenute distinte. In altri casi, invece, la malattia resta asintomatica e quindi non produce alcuna manifestazione evidente.

Cause e contagio

Il batterio responsabile della tubercolosi, Mycobacterium tuberculosis, si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti, colpi di tosse, baci ecc. L’ambiente domestico e lavorativo, quindi, rappresentano la sede più comune di contagio, soprattutto in condizioni di sovraffollamento e inadeguato ricambio d’aria. In casi più rari, la tubercolosi si trasmette attraverso il latte bovino e i suoi derivati; si tratta, però, di un’ipotesi remota se si considerano i processi di pastorizzazione e sterilizzazione cui viene sottoposto l’alimento nei nostri paesi.

Cura

Come si cura la tubercolosi nei bambini e negli adulti? Fatta la diagnosi, nella maggior parte dei casi, un’adeguata terapia farmacologica riesce a risolvere efficacemente l’infezione. In alcuni casi vengono prescritti anche più farmaci da assumere per svariati mesi. Per aversi successo nella cura, però, è necessario rispettare scrupolosamente le indicazioni del medico nell’assunzione dei farmaci. Il ricovero ospedaliero, invece, si rende necessario se: si tratta di un bambino, si verificano gravi reazioni ai farmaci, si riscontrano altre patologie oltre la tubercolosi. Per quanto riguarda il vaccino, chiamato BCG (Bacille Calmette-Guérin), viene utilizzato in diversi paesi per proteggere i bambini, ma non risulta ancora abbastanza efficace per adolescenti ed adulti. Per questo, sono allo studio nuovi vaccini per prevenire la malattia.

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