Tumore all’utero: cause, sintomi e cure

tumore utero diagnosi precoce
tumore utero diagnosi precoce

Il tumore dell’utero è la neoplasia più comune del sistema riproduttivo femminile. Colpisce essenzialmente (nella sua forma endometriale) le donne dopo la menopausa, ma al collo dell’utero anche le signore più giovani. Si diffonde attraverso il sistema linfatico o attraverso il sangue (quindi può comportare metastasi) ed è molto spesso sottovalutato, soprattutto in alcune sue forme.

Cosa si intende per tumore dell’utero

Quando parliamo di tumore all’utero ci riferiamo in modo più o meno appropriato a diverse tipologie di cancro, a seconda di dove, all’interno dell’organo riproduttivo, le cellule neoplastiche si sviluppano. E’ dunque importante fare chiarezza nei termini comprendendo la conformazione dell’utero. Si tratta di un organo cavo posto nel basso ventre tra la vescica ed il retto. La parte inferiore che chiude l’utero è la cervice uterina. Se il cancro colpisce quest’area parliamo di tumore al collo dell’utero o della cervice uterina. La parte superiore, più grande, è il “corpo dell’utero” esternamente ricoperto di un tessuto chiamato miometrio ed internamente dall’endometrio. In questi casi si parla anche di tumore dell’endometrio (il più frequente del corpo dell’utero e più in generale quello che viene propriamente definito come “tumore dell’utero”).

Le cause del tumore all’utero

Non esistono cause ben precise e chiare dello sviluppo di questo tumore anche se sono stati individuati alcuni fattori di rischio: l’ereditarietà, infezioni da papilloma virus (per il tumore al collo dell’utero in particolare), iperplasia endometriale (o endometriosi), l’età (sono più frequenti a partire dai 55 anni circa), l’assunzione di estrogeni (senza il bilanciamento del progesterone) ad esempio in una prolungata cura per la menopausa o l’uso di tamoxifene per curare o prevenire un cancro al seno sembrano avere un ruolo; in più l’obesità ed il diabete sono stati identificati di recente come fattori di rischio. Anche non aver avuto una gravidanza aumenta il pericolo di incappare in un tumore dell’utero, così come il menarca precoce.

I sintomi del tumore all’utero
Come si manifesta il tumore all’utero? Anche questa neoplasia può svilupparsi in maniera asintomatica, per lungo tempo. In generale però il segno più comune è il sanguinamento anomalo dalla vagina (dopo la menopausa lo è sempre e quindi va maggiormente approfondito) tra un ciclo e l’altro. Alcune donne lamentano anche dolore o difficoltà a svuotare la vescica e quindi stimolo continuo a fare pipì, dolore durante i rapporti sessuali e nella zona pelvica. In tutti questi casi sarà importante parlare col ginecologo che provvederà agli esami del caso, analisi del sangue, pap test ed ecografia in primis.

Tumore all’utero, le cure

La terapia dipende chiaramente dal tipo di tumore che si sviluppa, dove ed in quale fase viene individuato. Nelle fasi iniziali la malattia può essere curata anche senza rimuovere o distruggere i tessuti precancerosi e cancerosi, o in alternativa con la chirurgia conservativa che permette di togliere il tumore preservando l’utero e le ovaie onde rendere possibile una gravidanza futura. Nei casi più avanzati o nelle donne in menopausa si procede invece con l’isterectomia, ovvero la totale asportazione dell’utero. Radioterapia e chemioterapia sono spesso abbinate a queste cure, e negli ultimi anni sono state migliorate allo scopo di preservare la fertilità del paziente che vi si sottopone.

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