Nel mondo islamico si è da poco concluso il Ramadan e in Egitto, in particolar modo al Cairo, scoppia la violenza sulle donne. Da tempo ormai la fine del periodo di digiuno serrato imposto dall’Islam, viene vista dai giovani egiziani come un momento di conquista della libertà, che purtroppo si traduce in atti di violenza contro le donne: talvolta vengono ‘soltanto’ molestate, altre volte subiscono violenze prolungate e di gruppo, nelle strade, sotto gli occhi dei passanti.
Nessuno interviene e neppure le autorità, sino ad oggi, hanno mai dato il giusto peso alla questione, tanto che oggi è diventato un vero e proprio allarme sociale. Così i padri delle giovani ragazze hanno iniziato ad organizzarsi in ronde diurne e notturne ma il loro obiettivo è spingere il governo a far intervenire l’esercito.
La fine del periodo di austerità religioso è oggi inteso come un vero e proprio momento di sfogo delle propri pulsioni sessuali, trasformatesi per molti in vere e proprie frustrazioni.
Centinai di giovanissimi, molti dei quali adolescenti, hanno deciso di festeggiare l’Eid El Fitr, ovvero la ricorrenza della chiusura del mese di digiuno, importunando le ragazze per strada, spesso arrivando a compiere vere e proprie violenze di gruppo.
Quando agiscono in branco per le giovani egiziane è ancora più difficile tentare la fuga. Purtroppo il problema non è nuovo, negli ultimi anni il fatto si è ripetuto, crescendo notevolmente, tanto da aver assunto oggi le fattezze di un’autentica epidemia sessuale.
Le zone più a rischio sono quelle più popolari e trafficate, quelle centrali e anche i parchi pubblici: la totale assenza di rischio di essere puniti consente ai molestatori di sentirsi liberi di agire sulla pubblica piazza. Soltanto ultimamente il governo egiziano ha iniziato a comprendere la gravità del fenomeno: secondo il quotidiano Al Masry, nella scorsa settimana sono stati effettuati ben quarantasei arresti.
Negli ultimi mesi, in favore della donne egiziane, erano anche intervenute diverse associazioni umanitarie internazionali, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici, alla ricerca di una soluzione immediata alla terribile piaga della violenza sulle donne, che da troppo tempo ormai affligge il paese.
E fortunatamente un segnale è arrivato: proprio giovedì scorso, il governo ha fatto pubblicare sulle principali testate giornalistiche del paese e su selezionati siti internet, una mappa delle zone a rischio della città del Cairo e una sorta di piccolo vademecum per le giovani ragazze: le autorità consigliano loro di non uscire sole e di farsi accompagnare ovunque da padri e/o fratelli. Ma i padri preoccupati pensano che il provvedimento non sia sufficiente e auspicano l’intervento dell’esercito.