Vi siete mai chieste perché amore e pazzia sono così strettamente legati? Quante volte avete sentito dalle dai notiziari di cronaca dell’amore folle che degenera fino a realizzare gesti estremi e disperati? Quante di voi hanno fatto pazzie d’amore piccole o grandi? E chi non vede con occhi diversi la persona amata amandone i difetti tanto da dire che l’amore è cieco? Amore e follia sono intuitivamente legati ma c’e’ anche una favola bellissima che racconta proprio l’origine di questo legame in modo magico e romantico. Un’avvertenza per le più romantiche: preparate i fazzoletti perché ci sarà da piangere.
La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose:
– Si gioca a nascondino?
– Nascondino? Che cos’è? – domandò la Curiosità.
– Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, vi cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare.
Tutti accettarono, eccetto la Paura e la Pigrizia.
– 1, 2, 3,… – la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose fra gli alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L’Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui, dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata, vedendo che la Follia era gia a novantanove.
– … cento! – gridò la Follia – Ora comincerò a cercarvi.
La prima a essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire allo scoperto per vedere chi sarebbe stato il primo a essere trovato.
Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio a cavalcioni sopra un recinto, perché non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza e la Timidezza.
Quando furono tutti riuniti, la Curiosità domandò:
– Dov’è l’Amore?
Nessuno l’aveva visto; la Follia cominciò a cercare l’amore.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi, sotto le rocce.
Ma non trovò l’Amore.
Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a cercare tra i rami, allorché sentì un grido improvviso.
Era l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò, implorò l’Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.
L’Amore accettò le sue scuse.
Oggi, l’Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
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