Atteggiamento materno con il partner. Fare da mamma ai propri figli è un “mestiere” bellissimo e gratificante (nonostante tutto), fare da mamma al proprio uomo è un compito ingrato e (alla lunga) frustrante. Sono in parecchie a confondere l’amore con la dedizione di tipo materno, un po’ per sentirsi indispensabili, un po’ per incolpare l’altro (inconsciamente) della propria immaturità, un po’ per abitudine, un po’ per maschilismo. Ecco tutti i pro e i contro della fidanzata che fa da mamma.
I pro dell’atteggiamento materno
Sono soprattutto i maschi a trarre vantaggio dai pro dell’atteggiamento materno: abituati a essere serviti e riveriti come principini, finiscono per dare tutto per scontato, trasformandosi in “fuchi” senz’arte né parte. Poter beneficiare di tanti servizi gratuitamente, colazioni a letto, pranzi e cene cotti a puntino, abiti stirati, lavati e profumati, coperte rimboccate, è certo un privilegio non da poco, peccato (o per fortuna) che ci sia sempre un rovescio della medaglia. Gli uomini eccessivamente viziati dalle compagne tendono infatti a restare immaturi, incapaci di sottrarsi al copione madre-figlio. Per certi versi un vantaggio, per altri una condanna!
I contro dell’atteggiamento materno
Viziare il partner è controproducente per una serie infinita di ragioni, ma se lui è mammone è difficile sapere cosa fare. A parte il fatto (scontato) che tutto per lui sarà dovuto, dietro all’atteggiamento materno si celano pericolosi meccanismi inconsci, negativi anzitutto per chi li subisce in prima persona. Il bisogno di fare da madre al proprio uomo nasconde il desiderio di sentirsi indispensabili, comportamento che si incastra alla perfezione con la tipica passività del maschio. E’ importante non lasciare che l’uomo ne approfitti e che vi tratti male.
Senza contare che le eterne mamme tendono spesso a proiettare le proprie mancanze sugli eterni Peter Pan. Dietro un partner irresponsabile, si cela il più delle volte una donna altrettanto immatura, che simula abilmente di non esserlo, colpevolizzando lui di tutto ciò che non funziona. Per uscire dal circolo vizioso mamma-figlio è importante crescere psicologicamente, mettendosi in discussione e riconoscendo i propri errori, se necessario anche con il supporto della psicoterapia. Offrire il proprio appoggio è una cosa, trasformarsi in uno zerbino pronto ad esaudire ogni suo desiderio un’altra!
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