La storia sembra tratta da una comica degli anni ’20: un cane scodinzolante fa irruzione nella sala dove tre persone sono riunite per il pranzo della domenica. In bocca ha qualcosa. Sono le mutande di uno degli ospiti, ma erano in camera del padrone di casa. A riconoscerle è la moglie, che le aveva acquistate e regalate al marito traditore.
Per quanto paradossale è successo veramente in un piccolo paese della provincia di Milano alle porte di Legnano, ed ha come protagonista Charlie un cane di cinque anni di razza bassethound che scopre il tradimento del suo padrone e lo fa inconsapevolmente venire alla luce.
Marta e Venanzio sono una coppia sulla quarantina sposati da tempo, lui condivide la passione della caccia con Gianni, conosciuto nel corso di una battuta nella Brianza Lecchese. Con il tempo l’amicizia tra i due diventa sempre più stretta fino a tramutarsi in una relazione sentimentale clandestina.
Gianni arriva a prendere casa nello stesso stabile dove abita Venanzio. Per diversi mesi la cosa va avanti senza che Marta sospetti nulla, ma la relazione viene scoperta grazie al cane Charlie in maniera piuttosto rocambolesca.
Infatti una domenica mentre i tre sono a pranzo nell’appartamento di Gianni il cane spunta dalla stanza da letto del padrone di casa con in bocca un indumento intimo di Venanzio, un paio di mutande che la moglie gli aveva appena regalato, mutande inconfondibili con disegnata un’ochetta sul davanti.
Scoppia il putiferio e dopo che Gianni e Venanzio confessano a Marta la loro relazione, questa chiede ed ottiene la separazione con il diritto di continuare a vivere nella casa coniugale, mentre Venanzio si trasferisce definitivamente a casa di Gianni.
La storia però finisce davanti al tribunale degli animali di AIDAA in quanto i due ex coniugi vogliono entrambi bene al cane e non se ne vogliono separare.
Pur essendo intestato all’anagrafe canina a Venanzio, il cane vive da sempre nella stessa casa di Marta.
Da qui la decisione di mettere tutto nelle mani del tribunale degli animali di AIDAA. Dopo alcuni mesi si arriva ad un accordo: Charlie rimane di proprietà di Venanzio ma potrà essere accudito da entrambi gli ex coniugi che vivono ancora nello stesso stabile. Ed inoltre al cane è concesso di continuare a dormire nella sua cuccia che si trova presso l’appartamento coniugale ora affidato a Marta.
Le spese di mantenimento e delle cure veterinarie saranno equamente divise tra i due proprietari mentre nell’accordo sottoscritto rimane in capo ai volontari dell’associazione animalista il compito di valutare ogni sei mesi per tre anni l’andamento e la buona riuscita dell’accordo. La clausola firmata da entrambi prevede infatti che l’eventuale inadempiente perderà il diritto di vedere Charlie. E’ la seconda volta, nel giro di pochi mesi che un matrimonio salti a causa di un cane! Fortuna che li chiamano ‘amici a quattro zampe‘!
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