Colpo di fulmine, amore a prima vista (svista), attrazione fatale, comunque lo si chiami, ovunque lo si incontri, le sue caratteristiche non cambiano di una virgola: fulmineo, istantaneo, rapido, travolgente. Capita di rado, scatta inaspettatamente, ma quando arriva fa piazza pulita di tutto, divenendo pilota della nostra vita. E’ uno shock, per certi versi salutare (ogni tanto una botta di adrenalina ci vuole), per altri potenzialmente pericoloso. Confonde, turba, sconvolge. Che esiste lo sappiamo tutti, ma vale la pena prestargli ascolto? Ecco 10 ragioni per non crederci… e tenersene alla larga!
Come arriva, così se ne va
Quando arriva, ci coglie di sorpresa, ci travolge inaspettatamente, ci rimbambisce, ma è tanto intenso quanto breve. Il colpo di fulmine più che amore a prima vista, è amore a prima svista. Una cotta destinata a estinguersi velocemente, di cui è meglio approfittare senza troppe aspettative.
E’ illusorio
Eccetto nei rari casi in cui è destinato a trasformarsi in vero amore, il colpo di fulmine crea solo illusione. Quando scatta, si entra in panico, il cervello si arrovella per l’oggetto del desiderio, illudendosi che si tratti della persona giusta, dell’anima gemella, che secondo alcuni è solo una leggenda. Tanto fumo e poco arrosto!
Non è amore
L’attrazione fatale ha poco a che vedere con l’amore. Essa scatta in modo fulmineo, considera solo i pregi e non vede i difetti, ottenebra la mente invece che rischiararla. L’amore al contrario cresce pian piano, necessita di cure continue, va nutrito come una piccola pianta, ma soprattutto fa luce… non buio!
Lascia l’amaro in bocca
Se in un primo momento sembra destinato a cambiarci la vita, col passare del tempo (bastano pochi giorni) lascia l’amaro in bocca. Dopo i primi incontri con il Principe Azzurro (o presunto tale), le farfalle nello stomaco fanno posto ai dolori di stomaco, provocati dalla presa di coscienza della dura realtà.
E’ una perdita di tempo
Il colpo di fulmine ci emoziona, il che è positivo, nel contempo ci scombussola, il che (soprattutto per chi ha impegni da rispettare) è negativo. Distrae, deconcentra, disturba e nella maggior parte dei casi si rivela fuoco di paglia. Vale davvero la pena crederci?
Offusca la mente
Sotto gli effetti dell’attrazione fatale, si vive in uno stato alterato di coscienza. A causa della cosiddetta dissociazione i difetti non appaiono tali, rendendoci capaci di tollerare mani nel naso, insalata tra i denti, sputacchi, rutti e gesti inqualificabili di ogni genere.
Fa scattare i campanelli dell’infanzia
Il colpo di fulmine spesso scatta a causa di valenze inconsce risalenti all’infanzia. In poche parole l’oggetto del desiderio corrisponde all’immagine di qualcuno che è stato per noi significativo da bambini. Assomiglierà quasi per certo a mamma o papà, non per forza nell’aspetto generale, ma per esempio nel sorriso, nel modo di parlare, nel tono di voce, nello sguardo. Altro che amore!
E’ solo questione di proiezioni
Il meccanismo della proiezione è altrettanto spesso all’origine del colpo di fulmine. Quando qualcuno ha delle caratteristiche che desideriamo (inconsciamente) per noi stessi, ma che non siamo in grado di far venire alla luce, ce ne innamoriamo istintivamente. E’ una sorta di compensazione, lui/lei possiede quello di cui noi siamo apparentemente privi. Attenzione, il meccanismo è perverso e si ritorce contro con estrema facilità.
E’ frutto del bisogno di rassicurazioni
Capita di frequente che il colpo di fulmine scatti in particolari momenti della vita, contraddistinti da un irrefrenabile bisogno di amore e rassicurazioni. Ciò può dipendere da un vuoto affettivo o da un periodo particolarmente difficile sotto il profilo sentimentale. Credere nel suo potere curativo in queste circostanze può essere pericoloso, spesso infatti non apporta benefici, si limita a creare ulteriori danni.
E’ una questione di chimica
Oltre agli aspetti psicologici precedentemente trattati (proiezioni, campanelli infantili, bisogno di rassicurazioni), il colpo di fulmine sembrerebbe essere il risultato della combinazione di diverse sostanze chimiche nel cervello, alla base della tipica sensazione di euforia. Un sentimento cerebrale di breve durata, che lascia il tempo che trova. Ancora convinte che valga la pena crederci?