Chiunque ha in casa il corredo regalato dalla nonna, dalla mamma, dalle persone più anziane della famiglia. Un tempo, la tradizione voleva proprio questo, oggi c’è ancora chi è legato a queste tradizioni familiari particolari e le porta avanti.
Fanno parte del corredo, lenzuola, piumini, strofinacci, tende, centrini. Insomma, tutto ciò che serve ad una famiglia che parte da 0.
In genere, il corredo viene conservato per anni, perché l’obiettivo sarebbe tenerlo immacolato. Purtroppo però questo diventa inevitabilmente giallo, opaco, con macchie qua e là che non si sa proprio come eliminare.
Federe, lenzuola e qualunque elemento bianco che fa parte del corredo, nel tempo ingialliscono anche se correttamente riposti negli armadi e trattati con cura, alla perfezione. La domanda che tutte si pongono è la seguente: come si può risolvere la problematica?
Il corredo può tornare ad essere bianco, luminoso, splendente come un tempo bisogna soltanto usare gli ingredienti giusti, praticamente miracolosi. La prima cosa da fare è preparare una miscela utilizzando sale, limoni e acqua calda. Servono 4 litri di acqua calda, 10 limoni da cui prendere il succo e due bicchieri di sale fino.
Si seleziona la biancheria ingiallita, si immerge dentro una bacinella con la soluzione già pronta, si lasciano tutti i capi in ammollo per delle ore. Se sono particolarmente ingialliti è consigliato lasciarli in ammollo per una notte intera.
Poi si mettono in lavatrice selezionando un programma per capi delicati, aggiungendo un po’ di detersivo liquido. Questo rimedio in genere funziona e dà subito ottimi risultati. Poi, ad esso si affianca un altro metodo che è quello della nonna. Questo è valido soltanto se si ha in casa un camino o una fonte di calore che va a legna.
Le nonne per sbiancare i capi, di qualunque materiale utilizzavano la cenere. Il loro metodo fa riferimento alla lisciva di cenere. Si setaccia la cenere della legna, a si mette dentro una pentola insieme all’acqua: basta un bicchiere di cenere per 5 litri di acqua. Poi si porta a bollore e si fa bollire per ben due ore mescolando ogni tanto.
Trascorso il tempo indicato si spegne il fuoco e si fa raffreddare la soluzione. Il liquido va filtrato utilizzando un colino, poi si aspetta qualche oretta, passate le 24 ore si ripete il filtraggio. Questo va ripetuto per almeno 3 volte per eliminare tutta la cenere che rimane in fondo. La soluzione che si ottiene si può conservare per un anno intero e usare ogni volta che serve per sbiancare il bucato, qualunque cosa si tratti.
La lisciva si usa in aggiunta al detersivo per lavatrice o per il bucato a mano. Se viene aggiunta al detersivo per il bucato a mano ne bastano 50 ml, mentre per la lavatrice ne servono 80.
Per quanto riguarda il corredo che ha pizzi e merletti, è meglio mettere tutto in ammollo per una notte con acqua e sale. Successivamente questi capi particolarmente delicati si lavano a mano usando il sapone di Marsiglia liquido, evitando di strofinare. Ciò che è importante è evitare di usare saponi o detergenti aggressivi che possono macchiare i capi irrimediabilmente.
Anche lavare in lavatrice può essere un problema non di poco conto, perché vengono in qualche modo strapazzati e rovinati, per esempio con la centrifuga, anche se impostata a minimo.
Infine, si sciacqua tutto bene. A questo punto, si fanno asciugare i capi all’ombra, evitando la luce diretta del sole, che può macchiare tanto quanto. La stessa cosa vale per i centrini all’uncinetto, che se messi in lavatrice si stropicciano e si rovinano.
Una volta sbiancato il corredo, si passa al ferro da stiro. Questa fase, per quanto possa sembrare strano è una fase molto delicata, perché basta stirare nel modo sbagliato per ingiallire nuovamente sia le lenzuola, che le tovaglie.
Quindi, per non rovinare il lavoro fatto bisogna impostare il ferro a una temperatura media e poi coprire qualsiasi capo con un telo. Questo perché la piastra calda non va mai poggiata direttamente sui capi delicati non soltanto quelli del corredo ma in linea generale su nessuno.
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