Cucinare insieme al partner aiuta a ritrovare l’armonia di coppia. E’ il principio da cui prende le mosse il progetto di gastronomia erotica, ideato da due esperti di vita di coppia, che a Verona hanno fondato una scuola di sopravvivenza per coppie in crisi ispirata al recupero della sensorialità.
Si tratta di Vito Frugis, psicologo delle relazioni familiari e consulente in sessuologia, e sua moglie Cristina Iannuzzi, psicoterapeuta della coppia.
‘Nella consulenza sessuologica e di coppia (dove c’è la valenza sessuologica) ho riscontrato come la maggior parte delle persone con disfunzioni sessuali avessero a monte una scarsa capacità sensoriale. Al di là della disfunzione queste persone non avevano esercitato alcuna capacità di riflettere, analizzare ed esprimere chi erano e chi sono attraverso l’esercizio dei sensi. La nostra scelta è stata quella di farli lavorare sul recupero della sensorialità con esercizi ad hoc, come, per esempio, crearsi una mappa degli odori, massaggiare il proprio corpo e quello del partner, dare attenzione ai suoni, ai sospiri‘.
Il cibo può rappresentare un ottimo alleato per recuperare la sensorialità, ecco come il fatto di cucinare insieme può diventare una strategia vincente per ritrovare l’armonia di coppia. ‘Andando al supermercato è facile rendersi conto che nessuno odora più i cibi. Troviamo tutto confezionato e in busta e abbiamo perso progressivamente il contatto sensoriale con le cose che mangiamo – sottolinea Frugis – Cucinare è un elemento importante per una rinnovata consapevolezza di quello che mangiamo e farlo insieme lo è ancora di più‘.
Frugis ci tiene a spiegare che il progetto suo e di sua moglie di realizzare una sorta di gastronomia erotica nulla ha a che vedere coi cibi afrodisiaci, modello che lo stesso Frugis definisce maschilista e fallocratico basandosi prioritariamente sull’eccitazione maschile e l’esplosione conseguente e inevitabile dell’eros. Risvegliare i sensi, spiega, invece, Frugis ‘non è affatto legato all’atto sessuale e non è neppure solo relazionato al disvelamento del corpo. E’ piuttosto uno stato della mente. L’affinamento consapevole dei cinque sensi e l’acutezza delle percezioni sono la via per comprendere la forza sovvertitrice dell’eros. Se recuperiamo la sensorialità nei cibi, compiamo un’operazione fortemente sovvertitrice dell’ordine. La gente, infatti, si ingozza quando il cibo non nutre i sensi, per compensare emotivamente questa mancanza‘.