A chi non è capitato di discutere per ore ed ore senza venirne a capo? Molte volte si mette da parte l’argomento per sfinimento senza capire chi dei due ha torto. Come far valere le proprie ragioni? Occorre stabilire una strategia per avere la meglio in ogni litigio. Molto dipende ovviamente anche dal ‘nemico’, ossia dalla personalità del partner. Molti infatti credono che litigare sia una reazione di rabbia prettamente istintiva, fatta di urla e sfuriate, ma non è così: l’astuzia ci porta a razionalizzare le discussioni. Se non volete solo sprecare fiato ma puntate a far capire i vostri bisogni, a fare la pace o anche a ferire il partner per vendetta dovete studiare bene come muovervi. Ecco tutte le strategie al femminile:
Il silenzio
Non è detto che ad avere la meglio in un litigio sia sempre chi urla di più. A volte l’indifferenza è l’arma migliore per fare centro. Se alle sue provocazioni reagite con il silenzio lo colpirete nell’orgoglio.
Quando funziona: questa tecnica è perfetta se lui è abituato ad essere sommerso dalle vostre parole. Il silenzio lo lascerà spiazzato e gli farà venire i sensi di colpa.
Pan per focaccia
Il suo comportamento vi fa stare male o vi delude ma a parole non riuscite a farglielo capire? Provate a copiarlo estremizzandolo: passare da carnefice a vittima gli farà capire cosa si prova.
Quando funziona: questa tecnica va bene solo se non si passa il limite altrimenti si rischia solo di peggiorare le cose e provocarlo ulteriormente.
La porta sbattuta
Urlare ‘basta me ne vado’ sbattendo la porta è un cult della tragedia napoletana ma con un po’ di interpretazione possono calarsi nella parte anche le milanesi. L’obiettivo è far sentire in colpa il partner ma soprattutto fargli sentire la paura di perdervi.
Quando funziona: questo è un jolly che va giocato nell’occasione giusta altrimenti perderete di credibilità. Se urlate ‘me ne vado’ ad ogni discussione e poi restate lì (stile corteggiatrici di Uomini e Donne) lui resterà impassibile e alla fine vi chiederà sul serio di fare le valigie.
Lo sciopero
Se le parole non bastano passate alle maniere forti. Lui non vi ascolta? Niente cenetta servita con amore, niente pulizia della casa, niente camicie stirate e soprattutto niente sesso! Quando sarà al limite della fame, della decenza in ufficio o del desiderio sarà costretto ad ascoltarvi. Certo non è un ravvedimento spontaneo ma colpire sui bisogni primari ha il suo effetto.
Quando funziona: Da usare come strategia estrema quando si ha bisogno di un risultato irreversibile e in tempi brevi. Non funziona se lui ha una mamma da cui correre: vi serve la complicità della suocera.
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