Love Ability è una realtà che mancava, uno spazio tra le pieghe del web in cui tutti i diversamente abili potranno confrontarsi sulle proprie esperienze e necessità in campo affettivo e sessuale. L’obiettivo primo di questo portale, nato dalla mente di Maximiliano Ulivieri, è quello di rappresentare un porto sicuro per chi ha voglia di raccontarsi, di conoscere persone che vivono situazioni di disagio legate alla disabilità. Non nasce come sito di pura ricerca di un partner. Alcuni sostengono che sia pericolo confinare sessualità e disabilità nel medesimo contenitore, dall’altro c’è anche chi è fiducioso e ritiene possa essere un’ottima opportunità di dialogo e confronto.
Sull’argomento ha espresso le proprie perplessità il giornalista e scrittore, attualmente consulente sull’handicap della giunta comunale di Milano, Franco Bomprezzi.
Ecco di seguito le sue parole:
‘Conosco Ulivieri per il suo sito sul turismo accessibile, ma devo dire che sono un po’ perplesso su questa nuova idea di Love Ability. I siti monotematici sulla disabilità sono sempre un problema. Ho paura perché la sessualità è proprio uno dei tabù intorno a cui ruota la discriminazione nei confronti dei disabili. Bisogna inoltre distinguere tra sessualità e affettività, e penso sia pericoloso confinare entrambe nello stesso contenitore’.
Pur non discutendo sulla necessità di molte persone disabili di scambiarsi informazioni ed esperienze, ritiene che il web sia una vetrina troppo pericolosa, che facilmente diviene oggetto di forme di morbosità ed ignoranza estrema.
‘È capitato che persone disabili diventassero preda dell’ossessione di alcuni maniaci del web, fenomeno conosciuto col nome di devoting, in forte aumento negli ultimi anni. Spesso il problema della sessualità tra i disabili nasce nelle famiglie, nell’età dell’adolescenza, perché non sanno come affrontare l’argomento e proiettano le proprie insicurezze sui figli’.
Tra poco più di due settimane il sito sarà finalmente online e le polemiche iniziano a farsi sentire. C’è chi è contro ma anche chi ha accolto la notizia con favore, come la cantautrice bolognese Antonietta Laterza, che ha così commentato il progetto Love Ability:
‘Il progetto di Ulivieri può aprire tante nuove possibilità. Oggi di sessualità si parla abbastanza, anche se si può fare di più e, nonostante sia sempre stata un tabù, ora vedo possibilità di dialogo, di confronto. Finalmente si è strappato questo velo di ipocrisia. La persona con disabilità ha molte insicurezze sulla propria bellezza ma anche sulla propria capacità erotica. D’altra parte è anche molto sensibile e riceve ogni emozione attraverso un maxi amplificatore: pensiamo anche a chi diventa disabile a causa di un incidente, dopo aver vissuto per anni una vita sessuale normale. Non è giusto che cambi abitudini se le condizioni fisiche lo permettono. Anche una carezza o uno sguardo fanno la differenza’.