Al parlamento tedesco ci sono i bancomat, i distributori di tabacchi, le macchinette per stampare il biglietto aereo, i distributori di cibi e bevande e adesso anche il distributore di preservativi. Fai i 622 deputati, i 2.600 dipendenti del reparto amministrativo e oltre 20 mila fra giornalisti, lobbisti, tirocinanti e operai è stato stimato che potrebbe esserci una discreta ‘domanda’ del nuovo prodotto.
Così da qualche giorno è stato installato nel seminterrato del Paul-Löbe-Haus, complesso parlamentare a pochi passi dal Reichstag, un distributore automatico di preservativi.
‘A quanto pare, il gestore ha installato l’apparecchio per premura verso i deputati, i loro assistenti e il personale amministrativo del Bundestag, ritenendo che un’offerta di questo genere avrebbe attirato l’attenzione‘ ha detto Sebastian Edathy dell’Spd, in un’intervista allo Spiegel. Il deputato socialdemocratico, frequentatore abituale dei distributori di sigarette, ha infatti dichiarato al giornale tedesco di avere fatto la piccante scoperta una settimana fa.
‘Nessuno si è posto la domanda se l’installazione dell’apparecchio coi preservativi fosse adatta a questo tipo di target‘. Questa la posizione espressa, invece, dalla società Tobbacoland, gestore delle macchiette. Ma secondo quanto dichiarato dalla stessa società l’idea dei distributori di preservativi sarebbe stata suggerita dal software dell’azienda, per controbilanciare il debole andamento delle vendite di sigarette. ‘Nel distributore c’erano sigarette che nessuno acquistava più. Il computer dunque fa una proposta di sostituzione; è solo un processo di routine – ha dichiarato il portavoce della società di gestione, Burkhard Armborst. – Se anche in questo caso la domanda sarà debole il distributore di preservativi può essere rimosso, forse dopo tre mesi‘.
Secondo il deputato Edathy l’iniziativa dei preservativi in Parlamento è destinata a rivelarsi un flop. ‘Penso che tutti i colleghi e le colleghe interessati possano trovare ancora il tempo di acquistare un simile articolo al supermercato o in farmacia‘. I politici dei partiti cattolici, chiamati a dire la loro nei confronti della novità, si sono invece astenuti dal fare commenti.
Per acquistare i condom bisogna dimostrare, come per le sigarette, di avere 16 anni, e inserire di conseguenza l’apposita tessera sanitaria. I preservativi nella confezione da cinque costano cinque euro e sono multicolore: due rossi, due neri, uno verde. Ce ne sarebbe uno per ogni schieramento politico, come fa ironicamente notare lo Spiegel, solo i gialli dei liberali dell’Fpd non ne hanno nessuno!