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Sei dipendente dall’amore? Siamo cresciute nel mito del Principe Azzurro e dell’amore romantico, quello che vale la pena vivere a tutti i costi, persino se il prezzo da pagare è un’immane sofferenza. Un mito che va a tutto svantaggio delle donne, perché da che mondo è mondo siamo noi ad aspettare quel famoso cavallo bianco, provando una sensazione di spaesamento, perlomeno fino al suo arrivo. Ed è in nome di questo presunto “amore” che ci siamo annullate, convincendoci che per stare bene, bisogna per forza stare in due. Oggigiorno, alla soglia di una nuova consapevolezza, stiamo imparando a volerci bene e ad apprezzare conseguentemente la singletudine. Ma c’è chi dipende ancora dall’amore, ecco allora 10 modi per scoprirlo.
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Si accumulano storie sbagliate
Chi non riesce a vivere l’amore in modo sano, tenderà inevitabilmente a trovare persone sbagliate imbattendosi in frequenti relazioni difficili. Il carico di sofferenza è elevato e le storie sembrano ripetersi una uguale all’altra.
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Si prova una gelosia morbosa
Si dice che la gelosia sia il pepe dell’amore, detto valido finché non sfocia in possessività. La gelosia patologica è il segnale di qualcosa che non funziona, innanzitutto nella persona che la prova, concentrata più su se stessa che sull’amore per l’altro.
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Non si accetta il partner
Paradossalmente la dipendenza affettiva sfocia progressivamente in una non accettazione dell’altro. Perché il partner in questi casi ci aiuta a sentirci più completi, è vissuto come una parte di noi stessi e in quanto tale deve corrispondere all’idea che abbiamo di lui.
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Si crede nel mito dell’amore romantico
Il mito dell’amore romantico, quello che implica per forza passione e sofferenza, è duro a morire, specialmente nelle persone che dipendono dall’amore. E’ più facile giustificare la sofferenza in nome di un ideale, per quanto distorto esso sia.
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Non si concepisce un’eventuale separazione
La persona che soffre di dipendenza affettiva ha una terribile paura dell’abbandono, cosa che le rende difficile concepire l’eventualità di una separazione. Senza la persona amata, la vita non sembra degna di essere vissuta.
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Si tende a sopportare troppo
Il dipendente affettivo solitamente si ritrova ad accettare soprusi e mancanze per periodi di tempo prolungati, nell’errata convinzione che sia il giusto tributo da pagare in nome dell’amore. Una spirale di negatività da cui uscire è molto complesso.
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Ci si aggrappa alla relazione
Nel tentativo disperato di salvare l’insalvabile, il dipendente affettivo tende ad aggrapparsi a qualunque relazione seria, convincendosi di poter cambiare le cose, anche quando la coppia è assolutamente squilibrata.
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Si soffre della sindrome della crocerossina
Le crocerossine pronte a prendersi cura di uomini maledetti sempre in fuga sono un classico esempio di donne dipendenti dall’amore. Di base c’è sempre una paura delle proprie fragilità, che porta inevitabilmente tra le braccia della persona sbagliata.
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Si è dipendenti dal dolore
Per quanto assurdo possa sembrare, le persone che non sanno stare sole, si nutrono di relazioni fallimentari, ad alto tasso di sofferenza, divenendo progressivamente dipendenti da quello stesso dolore. Un meccanismo di difesa tipico degli stati depressivi.
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Si rinuncia alla propria vita
In nome dell’amore, il dipendente affettivo è disposto a tutto, persino a rinunciare agli amici, ai rapporti sociali, al lavoro e ai propri hobby. L’unico vero interesse è la coppia, un mostro avido di affetto che risucchia tutte le energie.
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