Cos’è la Sindrome di Stoccolma in amore e come funziona? A parlarne per la prima volta fu il criminologo e psicologo Nils Bejerot, riferendosi alla catena affettiva che si crea tra un ostaggio e un rapitore o, nella vita comune, tra il carnefice e la sua vittima. Sembrerebbe che la vittima in questione si innamori o diventi amica del sequestratore per una questione di pura sopravvivenza, di cui tuttavia non è consapevole.
Cos’è la Sindrome di Stoccolma
La Sindrome di Stoccolma si verifica quando la vittima di un sequestro mostra sentimenti positivi, se non addirittura coinvolgimento sentimentale, nei confronti del sequestratore. E’ chiamata così perché la si riscontrò per la prima volta durante una rapina in banca a Stoccolma durante la quale 3 donne e 1 uomo difesero i propri carcerieri e in seguito una delle donne si fidanzò con uno dei rapitori. Un esempio cinematografico è il film di Pedro Almodovar, “Legami”. Tra la protagonista e il sequestratore interpretato da Antonio Banderas, accadeva qualcosa di simile. La stessa sindrome può manifestarsi in altre circostanze, tutte caratterizzate da uno shock psicologico. Per esempio in caso di abusi e violenze sulle donne e sui minori.
Quali sono le cause
Non si sa precisamente cosa provochi questa Sindrome anche se la psicologia, in via generale, ritiene sia dovuta a motivazioni inconsce legate all’istinto di sopravvivenza. La vittima, a seguito dello shock subito, risulterebbe come disumanizzata e successivamente regredirebbe a una fase pre-edipica. Praticamente la psiche, scombussolata dall’evento, cercherebbe di stabilire un nuovo assetto per sopravvivere al trauma in atto, inducendo la vittima a innamorarsi o a diventare amica del rapitore. La regressione infantile sarebbe invece causata, in queste circostanze, dall’impossibilità di fare le normali attività quotidiane come mangiare, bere, urinare. La vittima del rapitore è infatti alla sua mercè e dipende completamente da lui, esattamente come il bambino dalla madre. La disumanizzazione sarebbe da attribuirsi al fatto che la vittima di rapimento si percepisce come merce di scambio, quindi come un oggetto. Nel momento in cui ci si innamora o si simpatizza per il rapitore, che è il solo a poter ridare valore alla vittima, essa probabilmente si illude di potersi salvare.
Come funziona in amore
La Sindrome di Stoccolma si presenta in amore nei casi di dipendenza affettiva, quando la vittima di un partner violento e aggressivo, continua a provare compassione nei suoi confronti e a giustificarlo nonostante le continue violenze fisiche o psicologiche. In questo caso la vittima può addirittura sottomettersi completamente, e in modo volontario, alla volontà del partner creando un legame vittima/carnefice.
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