E’ più comune di quanto si pensi che un uomo possa rendersi protagonista di un tradimento dopo il parto della moglie o della compagna. Il momento è speciale e tutti sembrano come storditi dal ‘lieto evento‘, ma molte volte capita che proprio il neo papà si senta trascurato.
Con l’arrivo di un figlio la vita della coppia viene sconvolta nei ritmi e negli equilibri. Dopo il parto la donna è soggetta da un lato a un calo ormonale e di desiderio sessuale, dall’altro viene investita dalle gioie della maternità, che al di là della poesia, possono far sentire il partner escluso dal legame madre-figlio. Questo è il contesto in cui si può verificare da parte dell’uomo un tradimento dopo il parto. Si può evitare che succeda?
Già durante la gravidanza non è escluso che il futuro papà accarezzi l’idea del tradimento. La maggior parte degli uomini, infatti, sente il peso dello spostamento dell’attenzione affettiva da loro al bambino. Inoltre l’intimità con la compagna subisce numerosi cambiamenti: se durante la gravidanza si faceva l’amore con difficoltà, con la nascita del bambino non si fa più.
In primo luogo, attente a non fare questo errore! Riprendere a fare l’amore dopo il parto richiede un po’ di pazienza. Se avete partorito senza complicazioni potrebbero essere necessarie dalle 4 alle 6 settimane prima che l’utero si stabilizzi e torni alle dimensioni normali, in caso di cesareo anche un po’ di più. Ma alcune donne, non si capisce bene in virtù di quale convinzione, rinunciano al sesso anche per 6-7-8 mesi e oltre.
Non fatelo, a meno che non ci siano delle condizioni fisiologiche reali ad impedirvelo, non rinunciate a fare l’amore col vostro compagno perché vi sentite grasse o poco attraenti o stanche o depresse. Piuttosto parlate con lui, cercate di non chiudervi in voi stesse e da subito sforzatevi di ritagliare dei momenti di intimità solo vostri. L’intimità della coppia, infatti, va ben al di là del sesso.
Il tradimento dopo il parto da parte del neo papà potrebbe essere una valvola di sfogo allo stress a cui è sottoposto per molteplici cause: il moltiplicarsi delle spese per l’arrivo del nuovo figlio, i cambiamenti nel rapporto con la partner, il senso di inadeguatezza, la paura di assumersi la responsabilità di padre. A queste si aggiungono, almeno nelle prime settimane dalla nascita, la mancanza di sonno e le incombenze domestiche a cui viene chiamato.
Lungi dal rappresentare delle attenuanti al tradimento maschile, l’analisi di questi fattori deve rappresentare un monito alle neo mamme per evitare che il proprio compagno ricerchi proprio nel tradimento lo sfogo alle sue frustrazioni. L’arrivo di un figlio, contrariamente a quanto siamo abituati a pensare, non sconvolge solo la vita di una donna, ma anche quella del suo compagno. Ma mentre la donna gode della pubblica comprensione e dopo il parto tutto le è concesso, il neo papà – nella maggior parte dei casi – viene relegato in un angolo, ignorato nei suoi bisogni e quasi annullato dalle mille priorità sopraggiunte. E’ proprio questo concatenarsi di fattori che in molti casi induce l’uomo a tradire. L’unico mezzo per evitarlo è quello di non chiudersi nell’egoismo che in molti casi accompagna la maternità, ma coinvolgere il nostro compagno in ogni piccolo cambiamento, condividere con lui i dubbi, le perplessità e le incertezze che accompagnano questa nuova avventura e soprattutto invitare lui a fare lo stesso con noi.
Se è vero che si deve essere in due per fare i figli, è importante continuare ad essere in due anche dopo, perché la famiglia comincia dalla coppia.