Transgender, operazioni chirurgiche ftm e mtf, sono espressioni che sentiamo sempre più spesso, ma cosa significano davvero? Il termine “transgender”, letteralmente “al di là del genere sessuale“, indica stando alla definizione da dizionario, “chi si identifica in modo transitorio o persistente con un genere diverso da quello assegnato alla nascita.” Tuttavia il transgender differisce un po’ dal transessuale perché se quest’ultimo si identifica con il sesso opposto a quello di appartenenza, il transgender può riconoscersi in entrambi i sessi perché la sua identità di genere non è duale, maschio o femmina, ma un continuum. Inoltre oggigiorno con il termine transessuale ci si riferisce il più delle volte a individui che hanno già effettuato il cambio di sesso, così non è per i transgender. Scopriamo come capire meglio la transessualità.
La transessualità riguarda l’identità di genere ovvero il fatto di sentire di appartenere al genere femminile o maschile. La maggioranza delle persone si sente a proprio agio rispetto al sesso di nascita mentre i transessuali provano disagio, percependosi in un corpo sbagliato.
Ci sono poi casi in cui il transessuale non si sente nè di un sesso nè dell’altro o meglio, percepisce di essere entrambe le cose, è il caso specifico del transgender.
Il percorso di transizione da un sesso all’altro, nel caso dei transessuali che decidono di operarsi, è lungo e articolato perché include anche un percorso di tipo psicologico per aiutare la persona a sostenere la trasformazione.
Esistono due forme di transessualismo: il transessualismo ftm e il transessualismo mtf. Il primo riguarda i transessuali nati di sesso femminile che si riconoscono nel sesso maschile (Female To Male), il secondo i transessuali maschi diventati donna (Male to Female).
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Pertanto transessualismo e omosessualità non coincidono necessariamente.
Le cause sono ignote sebbene nel corso del tempo si siano formulate molte ipotesi diverse. C’è chi per esempio afferma che il neonato, alla nascita, sia neutro dal punto di vista psicosessuale e che quindi questo tipo di identità dipenda da fattori esterni, sia sociali che ambientali.
Secondo altri studiosi si tratta invece di una predisposizione dovuta a un deficit di androgeni nei feti maschi che si riconoscono nell’identità femminile e vicevera, di un eccesso di androgeni nelle donne che si riconoscono maggiormente nell’identità maschile.
Il transgender è tale anche se non ha eseguito un interevento chirurgico per diventare donna o un intervento chirurgico per diventare uomo.
Si tratta di una condizione prima di tutto interiore, che c’è a prescindere dalla decisione di assecondarla nella realtà fisica.
L’orientamento sessuale è l’attrazione di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o entrambi i sessi.
L’identità di genere indica il genere in cui una persona si identifica, che può o meno coincidere con il sesso di nascita.
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