Esiste un rimedio casalingo per dire addio ai capillari delle gambe. Basta un ingrediente che trovi sicuramente nella tua cucina.
I capillari sulle gambe non solo sono antiestetici ma sono anche un problema di salute da non sottovalutare. Quando compaiono è il segnale di un insufficienza venosa. Questa può essere leggera ma può anche cronicizzarsi e portare a problemi più gravi per la salute.
Nel momento in cui la loro presenza è sempre maggiore la prima cosa da fare è affidarsi ad un medico. Un consulto è necessario prima di intraprendere rimedi per combatterli che siano metodi della naturali o più innovativi dato il progresso della medicina e della chirurgia. Bisogna quindi sottoporsi a un controllo angiologico e all’ecocolordoppler prima di intraprendere un percorso di cura estetica sui capillari.
I capillari hanno un ruolo di fondamentale importanza per il corpo. La fragilità dei capillari dipende da alcune cause genetiche ma può essere anche generata da altri fattori come: stress, scarsa attività fisica, traumi, sovrappeso e eccessiva esposizione al sole
Prima di iniziare a curare i capillari è bene individuare le cause che hanno portato alla loro comparsa. Fondamentale però è uno stile di vita sano e anche l’alimentazione conta molto. Tra i rimedi naturali, i cosiddetti rimedi della nonna c’è proprio il cibo.
Ci sono infatti alcuni alimenti che aiutano alla circolazione e quindi ai capillari. In particolare è buono mangiare determinati frutti come le ciliegie, i frutti rossi, prugne viola, succo d’uva e succo di agrumi. Ma anche tè verde, prezzemolo e pepe di Cayenna.
Per prevenire invece i capillari sulle gambi ci sono una serie di comportamenti da evitare. Eccone alcuni: non fumare, non indossare capi troppo aderenti, non indossare tacchi alti, evitare bagni con acqua troppo calda, evitare di fare saune troppo frequentemente, non stare troppo tempo nella stessa posizione, non esporsi molto al sole, non accavallare spesso le gambe.
Un altro metodo non invasivo sono dei massaggi e si può farli anche con un ingredienti che trovi in cucina. Utilizzando l’aceto di mele si possono fare degli impacchi nelle zone più colpite dai capillari. Il massaggio va a stimolare e attivare la circolazione, ma è importante farsi trattare la zona con molta delicatezza e soprattutto da esperti.
È molto importante prima di iniziare qualsiasi trattamento ai capillari venosi sulle gambe rivolgersi ad un medico che con alcuni esami riesca a capire la causa della malattia indicando il miglior trattamento da fare.
Uno dei trattamenti possibili è quello di Sclerosanti. Questo consiste nell’iniezione all’interno dei capillari di un liquido che permette di farli chiudere. Quindi lo scopo è quello di andare a farli scomparire e questo è svolto a livello ambulatoriale.
Oppure si può optare per il laser. Si tratta di un laser esterno che viene definito transcutaneo o transdermico. Questo sfrutta uno strumento elettromedicale selettivo che va a colpire i vasi sanguigni malati. Il raggio del laser arriva al capillare sotto forma di calore andando a favorire la coagulazione del sangue.
Solitamente questo procedimento dura dai 30 ai 60 minuti in base all’estensione della zona dove bisogna intervenire e vanno fatte dalle 2 alle 4 sedute per completare una sessione di trattamento.
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