Come riuscire a stare bene con sé stessi? Spesso ce lo si domanda e non di rado ci capita di guardarci allo specchio e porsi nuovamente la solita domanda, ma ecco la soluzione, o meglio la nuova tendenza messa in pratica da una delle blogger più seguite del web, si tratta del Mirror Fasting, di che si tratta? Basta eliminare lo specchio dalla nostra vita per un po’ e, secondo quanto testimoniato, la nostra autostima ne guadagnerebbe moltissimo.
Nella nostra società l’apparenza si è guadagnata un ruolo importantissimo e la sua cura spesso ci fa distrae dalla verità, il look dei capelli, la perfezione della pelle, gli abiti all’ultima moda, il make up di tendenza, tutto viene oggi ritenuto fondamentale per l’interazione positiva con la società. Per tutto questo serve lo specchio, quanto tempo passiamo dunque davanti allo specchio giudicandoci spietatamente? Non ce ne rendiamo conto spesso, ma il tempo che dedichiamo alla nostra immagine riflessa forse è un po’ troppo. Ecco da dove è nato il Mirror Fasting, la pioniera di questa nuova (non poco modaiola tendenza) è stata Autumn Whitefield-Madrano, una ragazza molto carina che ha deciso di fare della propria scelta anche l’oggetto di un blog, l’idea è piaciuta a moltissime persone che hanno deciso di seguire la stessa strada rinunciando per un lungo periodo allo specchio.
Secondo Autumn Whitefield-Madrano l’assenza dello specchio oggi è una sorta di terapia: all’inizio manca l’aria, ci si sente persi, spaesati poi inizia a farsi sentire una certa insicurezza ma alla fine arriva la serenità; non vivere fermi sulla propria apparenza favorisce il benessere e l’equilibrio interiore.
Lo specchio è spesso la causa di molte ossessioni moderne tra cui anche l’anoressia, osservare la propria immagine riflessa non vuol dire guardare sè stessi ma è un tentativo di vedere quello che vedono gli alti di noi, se non lo si fa con la giusta leggerezza si rischia di essere divorati dalla propria immagine riflessa.
Da sempre sul riflesso, sull’uso dello specchio poeti, scrittori e filosofi hanno scritto libri e poemi, basti pensare a Narciso o al Ritratto di Dorian Gray o anche alla strega di Biancaneve per farsene un’idea.
Perchè non provare? Io credo che lo farò, mi attrae la cosa, come sfida non è niente male!