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Creste sparate e flash a tinte forti per chi si sente audace. Carré ariosi e punte illuminate da mèches per chi ha voglia di cambiare ma non troppo. L’autunno, in fatto di capelli, ha soluzioni per tutte. Il taglio corto anni ’80, per chi ama i capelli corti e vuole essere trendy, la parola d’ordine è osare.
I nuovi tagli sono grintosi, irregolari e dinamici, con punte che si protendono verso l’alto e creste che richiamano lo stile punk degli anni Ottanta. Utilizzando paste modellanti si può giocare con le ciocche per creare un effetto finto spettinato. Un’alternativa è sfilare i capelli in modo che ricadano morbidi e naturali sulla nuca e ai lati, dove le ciocche vanno mantenute più lunghe. Per valorizzare questi tagli, l’ideale è giocare su due tonalità di colore. Oppure si può dare ancora più movimento al taglio con tante piccole mèches e un’ulteriore schiaritura delle punte. Le ciocche a contrasto. Sulle passerelle se ne sono viste di tutti i colori. Singole ciocche infiammate di rosso, oppure evidenziate da sfumature shock come rosa fucsia, arancio e viola o spolverate di grigio argento. I flash stanno bene su tutte le lunghezze e danno un tocco di trasgressione anche alle pettinature più bon ton. Sui capelli corti si può sfruttare il ciuffo laterale, sfilato e molto morbido. Su un taglio più lungo, invece, l’ideale è colorare la frangia, piena e leggermente bombata. I flash rossi sono i più facili da portare e stanno bene soprattutto su chiome dai toni decisi, prevalentemente scuri. Perfetto il castano cioccolato, elegante e luminoso. Le ciocche colorate danno il meglio su capelli perfettamente diritti. Vanno benissimo i fluidi liscianti che svolgono un’azione anti-crespo e i prodotti lucidanti che esaltano ulteriormente il contrasto delle sfumature. Il caschetto è un passe-partout: sta bene a tutte ed è ideale sia se i capelli sono grossi e folti, sia quando sono sottili perché dà volume alla chioma. Per essere attuale, il carré non deve essere regolare ma sfilato e asimmetrico, più corto nella zona della nuca e più lungo sul davanti, facendo arrivare i capelli circa cinque centimetri sotto il mento. Un’alternativa è un taglio ancora più geometrico. La parte posteriore del capo è molto corta e ben definita per disegnare l’attaccatura. I lati e la sommità, invece, sono scalati e alcune ciocche sfilate vengono lasciate più lunghe a incorniciare il viso. La frangia è corta e molto mossa grazie al sovrapporsi di ciuffi più lunghi. I tagli sfilati richiedono molta attenzione per le punte. Perché non appaiano svuotate o si spezzino, occorre utilizzare costantemente prodotti curativi ed emollienti in modo da mantenere la giusta idratazione.