Come coltivare i fichi? Sarebbe bello poter disporre di questi frutti nel nostro orto. C’è una piccola curiosità che bisogna conoscere sui frutti del fico, perché quelli che noi comunemente consideriamo frutti sono in realtà delle infiorescenze. I veri frutti sono degli acheni che si sviluppano all’interno delle stesse infiorescenze. Se vogliamo piantare l’albero di fico nel nostro giardino, ricordiamoci che questa pianta riesce ad adattarsi a diversi tipi di terreno, anche a quelli aridi. L’ideale sarebbe un terreno leggero e dotato di un buon drenaggio, tuttavia il fico sa adattarsi benissimo alle varie condizioni.
Clima ideale e messa in dimora
Il fico è una pianta che predilige i climi temperati caldi e che ha bisogno di un’esposizione solare prolungata, in modo che i frutti possano maturare correttamente. Teme i ristagni idrici e non sopporta quando le temperature scendono sotto i 7 gradi. Più passano gli anni e più diminuisce la tolleranza della pianta nei confronti delle temperature più rigide.
Per la messa a dimora teniamo presente che la riproduzione del fico può avvenire tramite pollone radicato oppure per talea. Di solito si adotta questo secondo metodo. Tra l’altro la riproduzione per talea è molto vantaggiosa, perché permette la crescita di nuove piante che abbiano le stesse caratteristiche della pianta madre. Un’utilità che non si potrebbe raggiungere attraverso l’uso dei semi, perché questi garantiscono soltanto il 50% della possibilità di avere come frutti dei fichi commestibili.
Concimazione e innaffiatura
Il fico riesce a non soffrire particolarmente la siccità. Questa caratteristica è permessa dal fatto che esso è dotato di radici molto forti, che riescono anche ad espandersi nel terreno, per cercare i punti più freschi e più umidi. Proprio per questo motivo non occorre che provvediamo a delle innaffiature quotidiane. Nel corso della primavera e dell’estate sono sufficienti due irrigazioni settimanali. Sarebbe opportuno dare l’acqua al fico al mattino presto oppure in tarda serata, evitando le ore più calde.
La concimazione del fico può essere realizzata a fine inverno, privilegiando il letame, che riesce ad apportare delle sostanze organiche particolarmente importanti. Il concime immesso nel terreno non dovrebbe contenere molto azoto, perché questo elemento favorisce più la vegetazione rispetto alla fruttificazione.
Potatura e raccolta
Per quanto riguarda la potatura, occorre un primo intervento, che sarà successivo all’impianto della giovane pianta, in modo da stabilire anche l’altezza desiderata in futuro. Nel mese di febbraio e di marzo si può procedere con altri interventi che possono essere definiti di mantenimento e che hanno lo scopo di mantenere la forma ottenuta in precedenza. Nel corso di questi interventi successivi si devono accorciare i rami troppo lunghi e si devono togliere quelli secchi o danneggiati. La raccolta dei fichi avviene via via che alcuni di essi cominciano a maturare. In genere la resa in termini di fruttificazione dipende molto dall’umidità del terreno e dalle condizioni del clima.
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