Come coltivare le prugne? Il prugno è un ottimo albero da frutto, che può essere facilmente coltivabile e riesce a dare rapidamente dei buoni raccolti. Di solito la fioritura avviene nel mese di aprile. Si presta in maniera semplice ad essere coltivato, anche perché difficilmente si ammala. Ti proponiamo una piccola guida green, che è dedicata proprio alla coltivazione delle prugne. Attraverso questi consigli puoi imparare come coltivare questi frutti e come farli crescere in maniera rigogliosa. Non perdere altro tempo e leggi subito tutti i consigli che ti proponiamo.
La preparazione del terreno e la messa in dimora
Il prugno si adatta a qualsiasi tipo di terreno, sia a quello argilloso che a quello calcareo. E’ importante che il terreno sia profondo e ben drenato. I terreni poveri e sabbiosi non si adattano particolarmente alle coltivazioni del prugno, perché in queste condizioni i frutti crescono poco e tendono a cadere. Non ci sono zone più adatte per la coltivazione del prugno, visto che quest’albero si può coltivare su tutto il territorio italiano, sia nelle aree mediterranee che in quelle più settentrionali. La pianta riesce a sopportare le temperature rigide invernali, l’unico rischio è costituito dalle gelate primaverili subito dopo la fioritura. L’albero può essere coltivato a partire da un astone principale di circa un metro di altezza. Da questo si dipartono 4 o 5 branche principali. E’ proprio su di esse che a loro volta si innestano i rami fruttiferi. Se si vogliono coltivare più piante dello stesso tipo, possono essere innestate lungo filari che distano circa 4-5 metri l’uno dall’altro.
L’irrigazione e la potatura
Nei primi 2 anni dal momento della messa a dimora, il prugno va bagnato a fondo, in modo che possa essere favorita la radicazione in profondità. Successivamente deve essere irrigato nel periodo della fioritura e nella fase dell’accrescimento dei frutti. Per questo motivo si dovrebbe disporre di un impianto di irrigazione permanente, evitando allo stesso tempo la crescita delle erbe infestanti, che potrebbero sottrarre acqua alla pianta. Nelle piante giovani è meglio ridurre la potatura al minimo indispensabile. Soltanto dopo qualche anno, quando l’albero sarà diventato adulto, possiamo eseguire una potatura vera e propria, effettuando dei tagli per eliminare qualche ramo e per accorciarne altri. Questi interventi renderanno più forti e più rigogliose le piante.
La concimazione e la raccolta
La concimazione ha un obiettivo molto importante: quello di mantenere la pianta forte e sana, specialmente nei periodi in cui la crescita di nuovi germogli appare ridotta. Entro il mese di settembre sarebbe opportuno distribuire un concime azotato e in autunno si arricchisce il terreno con un concime organico. La raccolta delle prugne si distingue per il fatto che è compresa in un periodo di tempo molto ampio, che dal mese di giugno arriva fino a quello di ottobre. Esistono degli indici di maturazione, per capire quando è il momento migliore per raccogliere i frutti. Ad esempio, anche la resistenza della polpa e il grado di acidità totale sono dei punti di riferimento come la variazione del colore tipico del fondo della buccia delle prugne.