Come coltivare lo zafferano a vaso in casa. Lo zafferano è una spezia particolarmente gustosa e prelibata e si presta ad insaporire innumerevoli piatti: dai risotti ai dolci, dalla carne al pesce. Oltre ad essere buonissimo, lo zafferano possiede numerose virtù: contrasta l’invecchiamento della pelle, favorisce la digestione, fa abbassare la pressione e contribuisce a ridurre il colesterolo. Pertanto imparare come coltivare lo zafferano in casa potrebbe rivelarsi assai vantaggioso!
Ecco una guida utile per riuscire a coltivare ed essiccare lo zafferano in casa.
Scegliere il terreno giusto
Lo zafferano si può coltivare in vaso anche sul balcone. La prima cosa da prendere in considerazione quando si decide di coltivare lo zafferano è il tipo di terreno dove impiantare la coltura. Due sono le caratteristiche principali che deve possedere: deve essere poco pietroso e permeabile, vale a dire deve facilmente consentire il drenaggio dell’acqua. Prima di coltivarlo, sarebbe opportuno ‘preparalo‘ attraverso un’opportuna opera di concimazione. Allo scopo possiamo usare del letame naturale, meglio ancora se stagionato. In alternativa possono essere impiegati dei fertilizzanti sintetici, ma in questo caso solo al momento della fioritura.
Quando e come interrare i bulbi
Ciò premesso possiamo passare alle tecniche per interrare i bulbi, che daranno vita a magnifici fiori viola dagli stimmi rossi, da utilizzare come spezia non appena essiccheranno. Anzitutto bisogna considerare quando sarebbe opportuno coltivare lo zafferano. Verso la fine di luglio (quando cioè fa molto caldo trattandosi di una pianta originaria dell’estremo Oriente dove le temperature sono di norma piuttosto elevate) è il periodo dell’anno ideale per questa spezia. I bulbi vanno posizionati molto in profondità nel terreno (a 10-12 centimetri) e ad una distanza abbastanza ravvicinata (di circa 10-15 cm l’uno dall’altro). In vaso basterà una manciata di bulbi o anche un solo bulbo per vaso. Ricordate di svuotare i vasi perché lo zafferano non ama i ristagni d’acqua. Inoltre i vasi andranno posizionati in un luogo molto luminoso.
Quando raccogliere i bulbi
Perché giungano a maturazione, i bulbi necessitano di almeno 3 mesi. Pertanto potremmo iniziare a raccogliere i primi fiori (pistilli) già sul finire di ottobre. I fiori vanno staccati dallo stelo (preferibilmente di buon mattino) e su di essi dovrà essere praticata la cosiddetta ‘sfioratura‘, vale a dire l’estrazione dei caratteristici filetti rossi dal calice, che andranno successivamente messi all’interno di un setaccio ed essiccati su una fonte a calore moderato. A questo punto abbiamo due possibilità: macinare i pistilli oppure lasciarli interi, ad ogni modo dopo questo trattamento la spezia sarà pronta per essere conservata o utilizzata.