L’ultima cosa da fare quando si avverte una scossa di terremoto è lasciarsi prendere dal panico. Più facile a dirsi che a farsi, ma sapere come ripararsi da un terremoto quando siamo a casa può aiutare a fronteggiare meglio una situazione ad alta tensione.
La prima cosa di cui tener conto è che ciò che provoca vittime durante un terremoto è principalmente il crollo degli edifici, o di parte di essi, inoltre costituisce un grave pericolo per l’incolumità anche la caduta di quello che c’è dentro ed alcuni fenomeni collegati quali incendi ed esplosioni dovute a perdite di gas.
Ecco perché è fondamentale imparare come ripararsi da un terremoto preventivamente a partire dalla conoscenza delle posizioni all’interno di un edificio o i luoghi all’esterno che si possono considerare pericolosi. Quando si avverte un terremoto, infatti, si ha solo il tempo di riordinare le idee: una scossa, anche se sembra che duri un’eternità può al massimo durare poco più di un minuto e gli intervalli tra le scosse possono essere di pochi secondi.
Il primo impulso in genere è quello di precipitarsi all’esterno: ciò può anche essere più rischioso, a meno che non ci si trovi proprio in vicinanza di una porta di ingresso che immetta direttamente in un ampio luogo aperto.
La cosa più saggia da fare sarebbe quella di mantenere la calma evitando di allarmare con grida gli altri, non precipitarsi all’esterno, ma cercare il posto più sicuro nell’ambiente in cui ci si trova.
Per chi si trova all’interno di un edificio, il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura stessa e contemporaneamente anche dalla caduta di mobili e suppellettili pesanti. È meglio dunque prima di tutto cercare di collocarsi in vicinanza dei punti più solidi della struttura dell’edificio: questi in genere sono le pareti portanti (muri maestri), architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere.
È opportuno contemporaneamente cercare di tenersi lontani da tutto ciò che ci può cadere addosso con grave danno, cioè da grossi oggetti appesi – come quadri o lampadari – ed in particolare dai vetri che si possono rompere e dagli impianti elettrici volanti che possono originare incendi. Può essere opportuno inoltre cercare di trovare riparo da ciò che può cadere, mettendosi ad esempio sotto grandi tavoli o letti.
Se il terremoto ci sorprende quando ci si trova all’esterno, anche in questo caso il pericolo principale deriva da quello che può crollare. È necessario in questo caso non cercare riparo sotto cornicioni, grondaie o balconi e non sostare sotto le linee elettriche: può offrire un riparo più adeguato soltanto mettersi sotto l’architrave di un portone. Trovandosi poi in automobile è necessario evitare di sostare sotto ponti o cavalcavia, edifici o comunque in zone dove possono verificarsi smottamenti del terreno o frane.
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