Come scegliere una casa in affitto: vi spieghiamo quali sono le regole per evitare fregature. Il desiderio di avere un’abitazione di proprietà è abbastanza comune. Tuttavia, il notevole importo mensile del mutuo da pagare e le condizioni lavorative precarie, spesso frenano qualsiasi tentatito di ricorrere alle banche per avere un prestito. Se la crisi attanaglia il mercato e impedisce a molte coppie di comprare casa, inevitabilmene cresce la richiesta di immobili in locazione. Una possibilità che incontra anche le esigenze di molti single. Acquistare una casa in affitto non è sempre cosa facile perché vi sono diverse trappole, soprattutto quando si decide di fare affidamento agli annunci su Internet. Vediamo insieme come riconoscere le truffe.
Come scegliere una casa in affitto
Scegliere l’affitto non significa alleggerire completamente i passaggi burocratici: come quelli che conducono all’acquisto di una casa, anche per l’immobile in locazione esistono diverse pratiche da sbrigare. Prima di sottoscrivere un contratto d’affitto, tuttavia, fate attenzione ad alcuni aspetti se volete evitare brutte sorprese. Innanzitutto, se il canone è più basso rispetto alla media di quelli proposti per la zona di riferiemento, iniziate a sospettare della veridicità dell’offerta. Talvolta, un buon immobile può essere già affittato ma rimane sul sito dell’agenzia per catturare l’attenzione del cliente. Se la descrizione telefonica non corrisponde totalemente a quella che avete individuato, chiedete con chiarezza se si tratta della casa a cui vi riferite. Quando visitate un immobile, tenete sempre a mente che è opportuno verificare il corretto funzionamento di elettrodomestici, sistema di sicurezza, impianto elettrico. Per evitare fregature, soprattutto se il vostro desiderio è di vivere in un loft da arredare comodamente, senza preoccuparvi degli spazi, controllate che l’immobile abbia un uso abitativo.
Come evitare truffe con il contratto
Prima di prendere in affitto, accertatevi che sul’immobile non ci siano ipoteche o pignoramenti. Verificate l’esattezza della provvigione richista dall’agenzia: si tratta di un importo che viene fissato direttamente dal Comune di pertinenza. Oscilla tra il il 5 e il 10% dell’importo annuale dell’affitto. Se siete riusciti ad uscire indenni dalla fase di scelta dell’immobile, continuate a tenere gli occhi ben aperti per quanto riguarda i pagamenti e la firma del contratto. Ricordate sempre che il canone d’affitto non deve mai essere versato prima di aver firmato. Se il proprietario vi chiede una caparra, il cui importo in generale equivale a due mensilità, richiedete una ricevuta fiscale. Accertatevi che sia l’ammontare della cifra versata, sia la promessa della sua restituzione alla conclusione dell’affitto, siano inseriti nella voci del contratto. Una volta superati questi ostacoli, potrete dedicarvi con tranquillità alla personalizzazione della vostra casa in affitto.