Come cambierebbe la nostra vita se potessimo disporre di elettrodomestici a energia solare? Anzitutto otterremmo un risparmio energetico nell’immediato, ma anche degli indubbi vantaggi nel loro utilizzo fuori casa.
Basti pensare alla possibilità di mantenere in funzione gli elettrodomestici anche quando non si ha a disposizione una presa elettrica sfruttando l’energia solare immagazzinata all’interno di apposite batterie a ricarica solare.
Gli elettrodomestici a energia solare, contrariamente a quanto si crede, non sono fantascienza, ma da qualche anno sono già realtà. Esiste per esempio il frigorifero fotovoltaico, attualmente impiegato per la conservazioni di vaccini o di cibo in luoghi del mondo dove non c’è l’elettricità. Con una temperatura ambiente superiore ai 32°C, il frigorifero fotovoltaico riesce a mantenere una temperatura interna sempre compresa tra i 2 e gli 8°C. Come funziona? L’energia elettrica prodotta dai pannelli solari viene immagazzinata nel ghiaccio attraverso l’alimentazione di un compressore a corrente continua che produce ghiaccio in un apposito comparto. Il ghiaccio raffredda l’aria che circola grazie a una ventola all’interno del frigorifero. Ghiaccio extra viene prodotto durante il giorno e poi utilizzato durante la notte. Avrà un costo proibitivo, penserete voi. Il frigorifero fotovoltaico costa 1500 dollari, meno di un frigorifero standard con annesso gruppo elettrogeno, ma la produzione su larga scala non è ancora iniziata. Riuscite a immaginare cosa comporterebbe se potessimo disporne anche nelle nostre case?
Già disponibile sul mercato, invece c’è la lavatrice ad energia solare, il cui funzionamento è a circolazione naturale, vale a dire che grazie a dei pannelli solari a cui è collegata, sfrutta l’acqua calda prodotta naturalmente dal sole. Il funzionamento di questa innovativa lavatrice si basa sul principio secondo cui il calore tende ad andare verso l’alto inducendo un circuito tra liquido riscaldato dal sole, che torna verso il basso raffreddato senza bisogno di pompe elettriche, e calore accumulato in un serbatoio. In questo modo è possibile ridurre i consumi energetici fino al 50%. E’ dotata di una doppia connessione per caricare sia acqua calda che acqua fredda, così da poter utilizzare acqua calda senza dover attivare la resistenza. Nei cicli delicati, come quello per la lana, per esempio la lavatrice ad energia solare carica acqua fredda e la riscalda solo successivamente rispettando le fibre delicate. Il suo costo è ancora mediamente alto, all’incirca 3500 euro.
Assolutamente rivoluzionario è anche il forno a energia solare, la cui invenzione si deve a un norvegese trapiantato in Kenia. Il forno a energia solare è costituito da una scatola rettangolare di medie dimensioni con una superficie chiara che permette all’energia solare di entrare e riscaldare la camera di cottura. L’utilizzo di riflettori contribuisce a moltiplicare i raggi del sole durante giornate parzialmente nuvolose o durante i mesi invernali, quando la disponibilità di luce solare è minore. Il forno a energia solare è in grado di mantenere una temperatura stabile, compresa tra 210 e 260 gradi (con condizioni meteorologiche mediamente stabili) assicurando una cottura lenta e uniforme. Per la maggior parte delle ricette sono necessarie dalle due alle quattro ore, ma i tempi di cottura potrebbero anche aumentare in presenza di una giornata particolarmente fredda o nuvolosa. Il costo è decisamente irrisorio. Potreste persino pensare di realizzare autonomamente il vostro forno a energia solare utilizzando materiali semplici come un cartone della pizza, fogli d’alluminio, fogli di carta neri e sottili strati di plastica.