La frutta essiccata non è di certo l’alimento più dietetico che ci sia, anzi, il suo apporto calorico è decisamente importante. È però anche ricca di fibre, ottime soprattutto per i più piccoli, che possono sostituire la frutta secca ad uno snack confezionato. Il processo di essiccazione è molto semplice, vale per qualsiasi tipo di frutto e non richiede l’utilizzo di alcuna particolare attrezzatura; inoltre aiuta a mantenere intatte le sue proprietà. Come detto, non ci vogliono strumenti particolari per ottenere della frutta essiccata, uno dei metodi più antichi di conservazione, ma solo dei barattoli sterili a chiusura ermetica e tanto sole (altrimenti sostituito dal forno).
Affinché la frutta possa essere seccata, non deve essere troppo matura, acerba o presentare delle ammaccature. Preso atto della sua integrità, si passa al vapore per circa 3 minuti per distruggere gli enzimi colpevoli del deperimento e dell’annerimento.
In questo modo la frutta mantiene anche un colore acceso e studi recenti rivelano che il suo consumo sia utile per abbassare il colesterolo.
I metodi di essiccazione, come detto, sono tre: al sole, al forno e con appositi essiccatori.
Nel primo caso, la frutta viene essiccata in modo naturale, ma c’è bisogno di condizioni climatiche favorevoli: temperature elevate (sopra i 30°), basso tasso di umidità e vento leggero.
Come supporto si utilizzano dei pannelli in acciaio perché il riflesso del sole su di essi contribuisce a far aumentare la temperatura e a seccare meglio la frutta. Si possono anche utilizzare dei pannelli in plastica o vetroresina, basta che non siano di un materiale che va incontro ad ossidazione, come lo zinco.
Per proteggere la frutta da insetti e uccelli, è bene coprirla con un garze, panni o sovrapporci un altro pannello (in questo caso però si tengono lontani solo gli uccelli).
Se il clima non permette un essiccazione naturale, ci si avvale dell’aiuto del forno, che va tenuto ad una temperatura compresa tra i 50° e i 60° per diverse ore (ce ne potrebbero volere anche 12) con la modalità ventilata.
Un altro strumento utile per conservare la frutta sono gli essiccatori, molto più rapidi ed economici (in senso di risparmio energetico) del forno e in grado di seccare anche gli altri prodotti freschi della cucina, come le verdure e gli ortaggi. Tutto sta nella volontà e possibilità di voler fare un investimento, visto che gli essiccatori domestici partono da prezzi piuttosto bassi, intorno ai 50 euro, per arrivare a cifre più alte, come 500 euro.
Finita la fase dell’essiccazione, la frutta viene conservata in barattoli ermetici e tenuta lontano fa fonti di calore, dalla luce solare diretta (meglio ancora se il posto è buio) e dall’umidità, la prima responsabile del deterioramento.
La frutta essiccata può essere conservata fino ad un anno con temperature inferiori ai 15°.
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