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Guerrilla Knitting: colorare la città con il lavoro a maglia [FOTO]

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Guerrilla Knitting: colorare la città con il lavoro a maglia. Si può fare la guerra a suon di maglia? A quanto pare sì, ci hanno pensato le guerriere armate di filati e ferri, ma anche di ago, filo e uncinetti. Il fenomeno, nato nel 2004 in America per riqualificare quartieri cementificati, ha preso il nome di “guerrilla knitting”; le street artist in chiave casalinga si sbizzarriscono, da simil-graffitare, durante le ore notturne, al riparo da sguardi indiscreti. Ovvero, di giorno sferruzzano con aria insospettabile, di sera si divertono a “imbrattare” le città, con il vantaggio di poter rimuovere le decorazioni a piacimento. Un vero e proprio contagio di massa visto che ormai la guerriglia urbana si è estesa a livello internazionale, arruolando nelle proprie fila milioni di appassionate.

Guerrilla Knitting, un fenomeno in espansione

Il movimento nasce in ambienti sensibili alle tematiche ambientalistiche e sociali, ma in breve tempo si è trasformato in un fenomeno di massa… e che massa! Quella delle casalinghe appassionate di knitting, ovvero lavoro a maglia, che armate di ferri e filati hanno iniziato a rivisitare in chiave personale il grigiore delle loro città. Un modo originale per riqualificare il paesaggio urbano, sostituendo le bombolette spray con soffici rivestimenti di lana. Ed è così che automobili, pali della luce, parapetti, tronchi di alberi, panchine assumono nuove sembianze, colorandosi di una palette variopinta, ben lontana dall’anonimato del panorama urbano.

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Strade, viali, parchi, marciapiedi colpiscono lo sguardo dell’ignaro spettatore, regalandogli l’incanto di un mattino a colori. Niente di meglio per iniziare bene la giornata di un bel palo variopinto e una tazza di caffè. Decorazioni surreali che fanno bene all’umore. Anche se la maggior parte delle guerrigliere rimangono anonime, non mancano nomi assurti alla celebrità, come Magda Sayed, che è ricorsa al knitting per fare pubblicità ad aziende del calibro di Absolut Vodka e Mini Cooper. La stessa Magda ha fondato, nel 2005, il Knitta Please, progetto lanciato allo scopo di assoldare guerrieri del lavoro a maglia per abbellire le metropoli del mondo.

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