Sicuramente il 100% di chi legge il titolo non esiterà a rispondere: ‘Certo!’, chiedendosi magari anche il motivo di una domanda così banale. In effetti stendere i panni è una pratica comune che non richiede alcuna conoscenza o abilità, ma non tutti conoscono i vecchi metodi adottati dalle nostre nonne e a volte tramandati alle nostre mamme. Sessanta anni fa non si faceva uso del ferro da stiro (che era a carbone quindi anche piuttosto scomodo) tradizionale, quindi si stirava ogni tanto e solo ciò che lo necessitava, come le camicie, che comunque dovevano essere stese in un determinato modo.
Vediamo allora alcuni consigli fatti in casa su come appendere i panni appena lavati e risparmiare un bel po’ di tempo davanti al ferro da stiro.
Partiamo dalle due regole principali: sbattere energicamente il bucato prima di stenderlo, così da eliminare già molte delle grinze causate dalla centrifuga, e posizionare ogni panno ad un palmo di mano circa l’uno dell’altro, sia lungo lo stesso supporto (filo o asse) che tra un supporto e l’altro. Possiamo cominciare.
Le camicie sono gli indumenti più rognosi, ma con un po’ di accortezza è possibile non faticare troppo quando vengono stirate. Dopo averle sbattute appendiamole ‘a testa in giù’, cioè attaccate con due mollette in corrispondenza degli spacchi laterali e con il colletto rivolto verso il basso. Quando sono quasi del tutto asciutte, rimuoviamole dallo stendino e appendiamole alle grucce e come risultato avremo un’ulteriore diminuzione delle pieghe. Fate attenzione a non chiuderle subito in un armadio perché, essendo ancora leggermente umide, potrebbero prendere un cattivo odore.
I pantaloni e i jeans vanno attaccati con le mollette alla vita, in modo che scendano dritti, senza piegarsi: anche loro, prima di asciugarsi completamente, vanno piegati (i pantaloni lungo la riga, se ce l’hanno) e riposti sotto altri panni (sempre fuori dall’armadio però) o sotto un peso. Ai tempi dei miei nonni si usava metterli sotto il materasso perché il peso sovrastante, unito alla tavola di legno che faceva da base, regalava un effetto simile a quello della stiratura. Oggi le doghe in legno non sortirebbero lo stesso effetto.
Abbiamo superato gli ostacoli più difficili, cosa manca? Le maglie vanno appese a cavallo del supporto ma le mollette devono essere applicate in corrispondenza delle ascelle, in modo che il segno non sia visibile una volta indossate.
Stracci, mutande e federe dei cuscini devono essere appesi alle estremità con due mollette laterali, mentre per i calzini se ne usa una sola in punta.
Con queste indicazioni i panni si asciugheranno prima, non saranno affatto stropicciati e voi avrete ottenuto un risparmio energetico!