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Orti urbani, una moda che sembrava destinata al declino quando, anni fa, i primi volonterosi coltivatori cittadini iniziarono a sperimentarne le potenzialità produttive. A dispetto dei malpensanti, e di chi, a dire il vero molti, li considerava un hobby da pensionati, questi appezzamenti di terreno sono letteralmente esplosi, invadendo l’intero territorio nazionale, e non solo. Oramai li troviamo ovunque, accanto a palazzine dismesse, vicino agli ipermercati, poco distanti dai condomini a schiera, rigorosamente in suolo cittadino.
Orti urbani a Milano
Basti pensare che quella che era stata etichettata come una moda da pensionato nostalgico della campagna, è diventata un fenomeno su larga scala. Solo in Italia, dal 2011 al 2013, le superfici coltivate a ridosso delle città sono addirittura triplicate. Complici i tempi di crisi, l’orto urbano è ormai più che un semplice sfizio, una vera esigenza. Senza contare la filosofia green che lo anima, che negli ultimi anni ha fatto presa su una parte consistente della popolazione. Altro che volontari o volenterosi, i contadini urbani sono oltre 5 milioni. Ma quali gli esempi più belli del nostro territorio? Milano non poteva sfuggire alla classifica, a partire da un appezzamento che in realtà non è nemmeno comunale, ma privato. Sono gli “angoli di Terra” di Via Chiodi, quartiere Barona, progetto concepito dall’ architetto milanese Claudio Cristofani. Un complesso di 180 orti urbani affittati alle famiglie, frequentati, a quanto pare, soprattutto da uomini tra i 45 e i 55 anni. Ma anche da pensionati, casalinghe, operai, commercianti, imprenditori e chi più ne ha più ne metta. E pensare che nella sola Milano gli orti urbani comunali sono circa 800. Da Cristofani il canone è un po’ più alto ma la lista d’attesa decisamente inferiore.
Orti urbani a Padova
Gli orti urbani di Padova, oltre 500, non assolvono solo a scopi pratici, funzionano piuttosto come aggregatori sociali. E così sono stati concepiti laddove la solitudine è una problematica particolarmente attuale. Senza contare l’importanza dal punto di vista ecologico perché mangiare ortaggi a impatto zero fa bene alla salute ma anche all’ambiente.
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Orti urbani a Ostuni
Gli orti urbani di Ostuni sono tra gli esempi più riusciti, esteticamente parlando, di riqualificazione del territorio. Orti di origini antiche, addirittura millenari, recuperati abilmente dal Comune, in collaborazione con i cittadini, al fine di renderli utili sotto molteplici fronti. Spicca in particolare la funzione turistica, promossa tramite una filiera diretta con i ristoranti locali, che propongono i prodotti coltivati negli orti urbani. Insomma, un perfetto esempio di valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici, nonché di riqualificazione di un’area probabilmente destinata al degrado.
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