Ogni quanto buttate l’immondizia? Non credo meno di una volta al giorno, almeno per me era così fino a poco tempo fa, prima che cominciassi la riduzione dei consumi legati sia ai prodotti alimentari che a quelli domestici in generale. Oggi produciamo in casa un quantitativo di rifiuti enorme e spesso tossico, a causa dell’utilizzo sfrenato della plastica; ma come fare a ridurre i consumi se oggi tutto quello che compriamo viene confezionato in imballaggi di plastica e carta? I rimedi ci sono, basta regolarsi non solo sulla grande spesa, ma anche nelle piccole e sbagliate abitudini quotidiane, che per comodità decidiamo di non abbandonare.
Si potrebbe partire con l’abolizione di bicchieri e piatti di carta durante i pasti; non solo sono nocivi per la salute (soprattutto dei bambini) ma riempiono rapidamente l’immondizia e inquinano. Preferite sempre la ceramica ed il vetro, o al limite dei materiali riutilizzabili: i piatti si fanno anche con poco tempo a disposizione (se c’è la lavastoviglie ancora meno, ma sempre a pieno carico per il risparmio energetico) e se si ha una famiglia numerosa è bene cominciare a sensibilizzare tutti e a farsi dare una mano..siamo nel 2010!
Stesso discorso va fatto per i tovaglioli di carta. A prescindere dell’importanza che riveste il riciclo della carta, l’obiettivo principale è di riciclarne meno grazie ad un minor consumo! Spazio ai tovaglioli di stoffa, più comodi e riutilizzabili e non necessariamente da lavare ogni volta, soprattutto se si usano dei segna tovaglioli, in modo che ognuno possa facilmente ritrovare il proprio. Se qualcuna pensa non sia igienico, risponda a questa domanda: ‘cambi l’asciugamano del bagno dopo ogni volta che ti ci sei asciugata le mani?’
Un’altra brutta abitudine: compriamo bottiglie di plastica? Se proprio non possiamo fare a meno, cerchiamo allora di non buttarle ma di riciclarle per metterci dentro i detersivi, riempirle d’acqua per quando andiamo in palestra o a correre, per annaffiare le piante..potete sbizzarrirvi.
Per ultimo, ma non meno importante, è il recupero dei pasti avanzati: non buttateli via, a volte sono meglio riscaldati, anche il giorno dopo. Un po’ di fantasia e si possono sfornare piatti gustosi come i supplì dagli avanzi di riso, la frittata di pasta o di verdure, le cotolette ripassate con mozzarella e pomodoro..va bene, basta che mi viene l’acquolina in bocca. Se invece siete fiere sostenitrici del pret-a-manger date gli avanzi al cane: il mio è vissuto in gran forma per tredici anni mangiando pasta e carne.