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Tosse nel gatto: come si cura

Tosse gatto

La tosse nel gatto non è molto comune, è più facile, infatti, che i gatti si raffreddino. La prima cosa da fare, pertanto, è cercare di comprendere se la tosse nel gatto è un episodico riflesso protettivo, utile, ad esempio, a fargli espellere delle secrezioni o dei corpi estranei dalla faringe o dalla trachea o qualcosa di più cronico.
Perché si possa definire cronica, la tosse nel gatto deve persistere da almeno due settimane o più. Può iniziare in maniera sporadica e via via peggiorare. La tosse occasionale, anche se frequente, è normale, ma se non lascia in pace il vostro piccolo amico allora è evidente che c’è un problema. Vediamo, dunque, di capire in questi casi come si cura la tosse nel gatto.

Tosse nel gatto: i rimedi naturali

Rimedi tosse gatto

Per curare la tosse nel gatto bisogna, prima di tutto, capire se è accompagnata da febbre oppure no. In questo secondo caso, possiamo adottare dei rimedi naturali contro la tosse del gatto. Un infuso di tiglio e di salvia , ad esempio, preparato sciogliendo un cucchiaio di queste erbe medicinali in un pentolino di acqua calda e lasciato in infusione per 10 minuti può rivelarsi un autentico toccasana. Anche un infuso di fiori di sambuco preparato con 10 grammi di mistura lasciati in infusione per 10 minuti in mezzo litro d’acqua si rivela molto efficace. Se la tosse nel gatto si manifesta soprattutto di notte in maniera molto violenta possono essere d’aiuto 3 gocce di essenza di lavanda allungate in un cucchiaino d’acqua. Infine, vaporizzare gli ambienti che frequenta il gatto con essenze a base di timo, eucalipto e cipresso può rivelarsi un ottimo coadiuvante delle terapie proposte.

Foto di Andrea Mereu

Tosse nel gatto: quando rivolgersi al veterinario

Gatto veterinario

Se la tosse nel gatto si presenta insieme alla febbre, invece, è bene rivolgersi al veterinario. Infatti, se alla tosse sono associati altri sintomi come respiro affannoso e irregolare, inappetenza e febbre potremmo trovarci di fronte ad una polmonite che va curata con antibiotici, sulfamidici e mucolitici. Ancora potrebbe trattarsi di asma o asma allergica, anche in questi casi il veterinario dovrà individuare la natura dell’allergia e cercare di eliminare con medicinali adeguati il fattore che scatena gli attacchi.

Foto di apertura di Max Bosio – www.maxbosio.com

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